
PIENZA. Suicidio in tarda mattinata a Pienza: si è ucciso l'ex sindaco, Avisiano Carpini, classe 1923. A ritrovarlo intorno all'una di oggi (4 marzo) è stato il nipote che si prendeva regolarmente cura di lui. Carpini, ex-partigiano/bersagliere, era stato sindaco di Pienza nel ’60, ’64 e ’70.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Montalcino, che sono intervenuti sul luogo del suicidio, l'anziano si è seduto in poltrona nel soggiorno della casa dove viveva solo, dopo la morte della moglie, e si è sparato in testa con il fucile da caccia, regolarmente detenuto.
Secondo le testimonianze, l'uomo era leggermente depresso, ma non tanto da richiedere cure particolari. Non ha lasciato alcun biglietto o lettera per spiegare le ragioni del suo gesto estremo.
Il gesto ha suscitato vasta eco nella cittadina.
L’amministrazione comunale e tutto il mondo associativo cittadino desiderano esprimere il loro profondo cordoglio per la perdita di un uomo che ha fatto dell’impegno, della dedizione e dell’amore verso la propria città e la sua gente, il percorso di una vita. Avisiano Carpini, ex partigiano, è stato sindaco del Comune Pienza per un ventennio, dal 55’ al 75’; fu in quegli anni che Carpini si batté con forza a sostegno della realizzazione della diga di San Piero, convinto che fosse la strada da percorrere per risolvere l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico in agricoltura per i comuni della Val d’Orcia. Da sempre impegnato nella vita associativa, Carpini è stato fondatore e ha ricoperto la carica di presidente dell’associazione Pubblica Assistenza, di cui continuava ad essere uno dei principali animatori. “La sua scomparsa – fanno sapere dall’amministrazione comunale di Pienza – lascia un profondo vuoto in tutti noi”.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Montalcino, che sono intervenuti sul luogo del suicidio, l'anziano si è seduto in poltrona nel soggiorno della casa dove viveva solo, dopo la morte della moglie, e si è sparato in testa con il fucile da caccia, regolarmente detenuto.
Secondo le testimonianze, l'uomo era leggermente depresso, ma non tanto da richiedere cure particolari. Non ha lasciato alcun biglietto o lettera per spiegare le ragioni del suo gesto estremo.
Il gesto ha suscitato vasta eco nella cittadina.
L’amministrazione comunale e tutto il mondo associativo cittadino desiderano esprimere il loro profondo cordoglio per la perdita di un uomo che ha fatto dell’impegno, della dedizione e dell’amore verso la propria città e la sua gente, il percorso di una vita. Avisiano Carpini, ex partigiano, è stato sindaco del Comune Pienza per un ventennio, dal 55’ al 75’; fu in quegli anni che Carpini si batté con forza a sostegno della realizzazione della diga di San Piero, convinto che fosse la strada da percorrere per risolvere l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico in agricoltura per i comuni della Val d’Orcia. Da sempre impegnato nella vita associativa, Carpini è stato fondatore e ha ricoperto la carica di presidente dell’associazione Pubblica Assistenza, di cui continuava ad essere uno dei principali animatori. “La sua scomparsa – fanno sapere dall’amministrazione comunale di Pienza – lascia un profondo vuoto in tutti noi”.