Il punto di ista di soci e frequentatori del circolo

SAN GIMIGNANO. C’è aria di tempesta al Tennis Club San Gimignano dopo la decisione dell’APD, associazione sportiva che gestisce gli spazi di Santa Lucia, di sciogliere unilateralmente il consiglio direttivo della sezione tennis e di non rinnovare il contratto ai tre insegnanti artefici del boom del tennis sangimignanese in questi anni.
Spiegano meglio come sono andate le cose i portavoce degli oltre cinquanta soci, genitori e frequentatori del circolo (in rappresentanza della stragrande maggioranza del corpo sociale del tennis), che si sono uniti contro le decisioni intraprese dall’APD: “Denunciamo da mesi una deriva anti-democratica e arrogante all’interno del circolo da parte di chi dovrebbe tutelare il gioco del tennis praticato nelle strutture comunali. Tutto è cominciato improvvisamente, senza un apparente motivo, attraverso un atteggiamento ostile nei confronti dei tre insegnanti che da cinque anni svolgono un lavoro egregio all’interno del circolo. Essi sarebbero stati vittime di attacchi molto gravi sul piano personale e professionale da parte della persona preposta a rappresentare l’APD all’interno del circolo e non sono mai stati ascoltati né difesi dai vertici dell’APD rappresentati dal presidente Roberto Bagnai, che hanno preferito girarsi dall’altra parte.”
Gli insegnanti in questione sono Filippo Ravagni, Valentina Gemini e Alessio Laganà, fautori del progetto vincente che ha portato il Tc San Gimignano ai vertici del tennis toscano, con la vittoria di un titolo regionale a squadre, l’organizzazione di quattro edizioni di un torneo nazionale Open e una crescita esponenziale della scuola tennis e delle attività all’interno del circolo. Con i tre tecnici, inoltre, il club aveva intrapreso un programma di insegnamento per il tennis in carrozzina molto apprezzato da tutta la comunità, che al momento non è stato riconfermato all’interno dei programmi della nuova stagione.
“Come ciliegina sulla torta – continuano – l’APD avrebbe preso la decisione di scogliere, in maniera unilaterale, il consiglio direttivo della sezione tennis mettendo a capo una sola persona, proprio quella che ha fatto scaturireo tutti i contrasti con gli insegnanti. Si tratta di una decisione provocatoria e soprattutto contraria ad ogni spirito democratico alla base di un’associazione: chiediamo immediatamente libere elezioni e il ripristino di un consiglio rappresentativo dei soci. Oltre a questo abbiamo richiesto un parere legale in merito alle modalità di gestione da parte dell’APD. Abbiamo cercato di arrivare ad un compromesso, con la mediazione del Comune di San Gimignano, del sindaco e dell’assessore allo Sport che ringraziamo sentitamente per il loro impegno, ma dall’altra parte abbiamo trovato solamente un muro e nessuna volontà di ascoltare le nostre ragioni”.