SAN GIMIGNANO. Il sindaco Giacomo Bassi ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera al guardasigilli Angelino Alfano. Insieme con la lettera è stato inviato al ministro anche il documento approvato all’unanimità in Consiglio Comunale nel quale, accanto alla solidarietà verso i lavoratori e alla condivisione delle loro rivendicazioni, si esprime una forte preoccupazione per la sicurezza della struttura e per il clima difficile che alberga all’interno della Casa di Reclusione, nella quale si sono verificati anche di recente episodi violenti e momenti di tensione nel rapporto tra agenti e detenuti.
“A nome dell’intera comunità di San Gimignano – si legge nella lettera – rivolgo un pressante appello alle vostre specifiche responsabilità, affinché venga messa fine alla pesante situazione in atto presso la Casa di Reclusione di San Gimignano, nella quale, com’è noto, opera il Corpo di Polizia Penitenziaria che registra una carenza di personale di oltre il 40 % rispetto alla pianta organica prevista, così come più volte sottolineato anche dalle Organizzazioni Sindacali del settore. Questo stato di cose, nonostante lo straordinario impegno di tutti gli operatori della Casa di Reclusione, dalla Direzione fino a ciascun agente, rende la struttura di difficilissima gestione con il conseguente abbassamento del livello di sicurezza per gli operatori stessi, della qualità del servizio per gli agenti e per i detenuti, e con lo sviluppo di un sentimento di preoccupazione diffusa che coinvolge anche i cittadini di San Gimignano e del territorio circostante, che da sempre vivono con grande partecipazione le vicende della Casa di Reclusione”.
“Nella speranza – conclude il sindaco Bassi – che questo mio appello non rimanga inascoltato e che vengano prese tutte quelle misure volte a ripristinare un clima di serenità nella Casa di Reclusione di San Gimignano, soprattutto riportando rapidamente la dotazione di personale in linea con quanto previsto dalla pianta organica”.
La lettera del primo cittadino di San Gimignano è stata inviata anche a tutte le istituzioni penitenziarie tra cui anche il Prefetto di Siena ed il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Dott.ssa Giuffrida con la quale il sindaco ha avuto oggi un incontro proprio presso la Casa di Reclusione di Ranza, a margine della nuova giornata di protesta organizzata dalle organizzazioni sindacali.
“A nome dell’intera comunità di San Gimignano – si legge nella lettera – rivolgo un pressante appello alle vostre specifiche responsabilità, affinché venga messa fine alla pesante situazione in atto presso la Casa di Reclusione di San Gimignano, nella quale, com’è noto, opera il Corpo di Polizia Penitenziaria che registra una carenza di personale di oltre il 40 % rispetto alla pianta organica prevista, così come più volte sottolineato anche dalle Organizzazioni Sindacali del settore. Questo stato di cose, nonostante lo straordinario impegno di tutti gli operatori della Casa di Reclusione, dalla Direzione fino a ciascun agente, rende la struttura di difficilissima gestione con il conseguente abbassamento del livello di sicurezza per gli operatori stessi, della qualità del servizio per gli agenti e per i detenuti, e con lo sviluppo di un sentimento di preoccupazione diffusa che coinvolge anche i cittadini di San Gimignano e del territorio circostante, che da sempre vivono con grande partecipazione le vicende della Casa di Reclusione”.
“Nella speranza – conclude il sindaco Bassi – che questo mio appello non rimanga inascoltato e che vengano prese tutte quelle misure volte a ripristinare un clima di serenità nella Casa di Reclusione di San Gimignano, soprattutto riportando rapidamente la dotazione di personale in linea con quanto previsto dalla pianta organica”.
La lettera del primo cittadino di San Gimignano è stata inviata anche a tutte le istituzioni penitenziarie tra cui anche il Prefetto di Siena ed il Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Dott.ssa Giuffrida con la quale il sindaco ha avuto oggi un incontro proprio presso la Casa di Reclusione di Ranza, a margine della nuova giornata di protesta organizzata dalle organizzazioni sindacali.