I lavori proseguiranno per arrivare a mappare il patrimonio storico e archeologico di Montepulciano. Individuati tre nuovi siti archeologici dai ricercatori dell’Università di Firenze

MONTEPULCIANO. Si è svolta ieri pomeriggio, presso il Museo Civico Pinacoteca Crociani, la presentazione pubblica della Carta Archeologica di Montepulciano, il progetto scientifico curato dall’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS). L’incontro, moderato dalla direttrice del Museo, Patrizia La Porta, ha visto gli interventi della prof.ssa Elisabetta Gliozzo, promotrice e direttrice del progetto, di Ada Salvi funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, e di Francesca Cenni, Direttrice della Biblioteca e Archivio Storico “P. Calamandrei”.
Durante la presentazione sono stati illustrati l’impostazione complessiva del progetto e i primi risultati raggiunti mediante le ricognizioni sul campo. «Possiamo anticipare che la ricognizione ha portato all’individuazione di tre nuovi siti archeologici di dimensioni considerevoli: due sembrano riferibili a piccole o medie abitazioni di epoca romana, mentre il terzo ha restituito industria litica preistorica, una vera rarità per questo territorio», ha annunciato la prof.ssa Elisabetta Gliozzo, che coordina le ricerche. La collocazione dei tre siti non è stata però ancora resa nota per motivi di tutela.
Alla presentazione hanno partecipato anche studenti e ricercatori universitari coinvolti nel progetto, che hanno contribuito con le proprie testimonianze e con una serie di pannelli esplicativi esposti all’interno del Museo Civico, utili a illustrare il lavoro in corso.
« Questa prima fase del progetto di ricerca ha avuto carattere esplorativo, sebbene i risultati ottenuti siano già molto interessanti – ha aggiunto la proff.ssa Gliozzo – in futuro, sarà possibile fare molto di più se potremo contare su un sostegno più ampio ed efficace, che ci consenta di proseguire il lavoro coinvolgendo un numero maggiore di studenti e utilizzando tecnologie avanzate». Un aspetto evidenziato dalla prof.ssa Gliozzo è stata la piena disponibilità incontrata da parte dei proprietari privati, che hanno autorizzato i ricercatori ad accedere ai loro terreni: «Abbiamo trovato ovunque interesse e curiosità, e questo è stato per noi un segnale molto incoraggiante».
La Carta Archeologica rappresenta uno strumento strategico che emetterà a disposizione una mappa dinamica e scientificamente fondata del patrimonio storico e archeologico di Montepulciano. Come sottolineato dalla dott.ssa Salvi, si tratta di un lavoro atteso da tempo: «la Carta, pur non avendo un carattere prescrittivo sugli strumenti urbanistici comunali, potrà orientare nuove strategie di ricerca, valorizzazione e tutela del patrimonio archeologico, costituendo una risorsa conoscitiva di grande rilievo anche per orientare le scelte future di questo territorio».
Le istituzioni culturali presenti, come il Museo Civico e la Biblioteca Comunale, hanno confermato la volontà di collaborare con l’Università di Firenze per favorire la fruizione dei risultati, man mano che la Carta Archeologica assumerà una forma più completa. Il Museo Civico, che già ospita i pannelli che illustrano questa prima fase del progetto, attraverso la direttrice Patrizia La Porta, si è dichiarato disponibile a rendere accessibili i contenuti anche tramite strumenti multimediali di facile consultazione.
Era presente anche l’Amministrazione Comunale con l’Assessore alla Cultura che ha sottolineato il valore della collaborazione scientifica con l’Università di Firenze per un progetto che rafforza l’identità storica di Montepulciano e che fornisce ulteriori elementi di valorizzazione del proprio patrimonio.