SAN GIMIGNANO. Continua la protesta della polizia penitenziaria del carcere di San Gimignano. Da lunedì prossimo (5 ottobre) all’ingresso del carcere si terrà un sit- in e altre manifestazioni di protesta. Ci sarà l’astensione dalla consumazione dei pasti della mensa di servizio, e infine l’autoconsegna all’interno del penitenziario. Quest'ultima forma di mobilitazione è stata “intesa – fanno sapere sindacati autonomi e confederali organizzatori della protesta – come permanenza nella caserma dell’istituto, anche dopo l’espletamento del turno di servizio senza quindi raggiungere i propri familiari”.
I sindacati spiegando la loro iniziativa “sottolineano con rammarico l’indifferenza dimostrata dall’amministrazione penitenziaria e dalla classe politica riguardo le gravissime problematiche denunciate nella manifestazione del 26 giugno”. Che riguardano “il degrado gestionale esistente nel penitenziario di San Gimignano con allarme per l’intera società e la sicurezza dei cittadini”.
In particolare i sindacati sottolineano le situazioni più difficili: il mancato incremento del personale carante attualmente per circa il 40%; una inefficace politica gestionale per la mancata assegnazione in pianta stabile di un dirigente alla guida dell’istituto; ricorso obbligatorio al lavoro straordinario; sovraccarico di lavoro e responsabilità intollerabili per i poliziotti; assenza di soluzioni da parte della Direzione per ridurre il carico di lavoro e di responsabilità; la mancata sospensione delle attività lavorative dei detenuti già programmato e/o da avviare per l’insostenibilità dell’eccessivo carico di lavoro e di responsabilità già sopportata dal personale per carenza di organico e per l’assenza di adeguati piani di sicurezza finalizzati alla salvaguardia dell’incolumità personale dei poliziotti, e infine, l’assenza di garanzie sulla stesura della programmazione plurisettimanale del servizio del personale e mancata applicazione degli accordi sindacali sull’organizzazione del lavoro da parte della Direzione.
Polizia penitenziaria "autoconsegnata" per protesta a Ranza
di Augusto Mattioli