
SINALUNGA. Questa notte, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli con la collaborazione nella fase esecutiva dei colleghi della Compagnia di Montepulciano hanno tratto in arresto Strzalka Rafal Mariusz, polacco, 26enne, dimorante a Marano di Napoli, resosi responsabile di traffico internazionale di stupefacente in concorso nonché di tentato omicidio, violenza e resistenza a pubblici ufficiali ed altro.
All’uomo, proveniente dalla Spagna a bordo di una potente Toyota, è stato intimato l’alt sulla “Autostrada del Sole” nei pressi dell’area di servizio di Badia al Pino e questi, probabilmente per seminare i Carabinieri, è entrato nell’area di servizio ed ha buttato dall'autovettura in movimento una sua complice polacca 28enne, Kaczor Agnieszka Marta, continuando la fuga in auto ad alta velocità e venendo bloccato, nei pressi dell’uscita di Sinalunga solo dopo un lungo inseguimento sul filo dei 180/200 chilometri orari.
La donna è stata soccorsa e fatta medicare per varie escoriazioni e trauma cranico.
Nel bagagliaio della vettura, nascosti in mezzo a biancheria varia, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 4 borsoni contenenti ben 200 chilogrammi di hashish.
I due sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Orvieto.
All’uomo, proveniente dalla Spagna a bordo di una potente Toyota, è stato intimato l’alt sulla “Autostrada del Sole” nei pressi dell’area di servizio di Badia al Pino e questi, probabilmente per seminare i Carabinieri, è entrato nell’area di servizio ed ha buttato dall'autovettura in movimento una sua complice polacca 28enne, Kaczor Agnieszka Marta, continuando la fuga in auto ad alta velocità e venendo bloccato, nei pressi dell’uscita di Sinalunga solo dopo un lungo inseguimento sul filo dei 180/200 chilometri orari.
La donna è stata soccorsa e fatta medicare per varie escoriazioni e trauma cranico.
Nel bagagliaio della vettura, nascosti in mezzo a biancheria varia, i militari dell’Arma hanno rinvenuto e sequestrato 4 borsoni contenenti ben 200 chilogrammi di hashish.
I due sono stati tradotti nella Casa Circondariale di Orvieto.