Edizione speciale dei Nuovi Quaderni Poggibonsesi della Proloco. Domani, sabato 10 maggio alle 17, presentazione in Sala Quadri

POGGIBONSI. Domani, sabato 10 maggio, l’associazione Proloco presenta il volume 8 dei Nuovi Quaderni Poggibonsesi dal titolo “Per grazia ricevuta. I dipinti votivi del convento di San Lucchese a Poggibonsi”. Si tratta di un fascicolo monografico, a cura di Rossella Merli, uscito come edizione speciale, con la cui pubblicazione la Proloco e la redazione della collana contribuiscono alle iniziative finalizzate alla valorizzazione delle vie e dei luoghi della fede in occasione del Giubileo 2025.
La realizzazione del volume corrisponde inoltre all’intento, perseguito ormai da qualche anno dalla redazione dei Nuovi Quaderni Poggibonsesi, di portare all’attenzione dei lettori il patrimonio culturale della città, ovvero il deposito dei beni archeologici, archivistici, artistici, storici appartenenti al territorio comunale, nonché i valori delle tradizioni e le testimonianze della produzione artigianale e industriale di Poggibonsi.
Sul filo di tale finalità, già perseguita anche nei volumi precedenti, il tema del Quaderno è una limitata serie di ex voto conservata nel convento di San Lucchese: nove tavolette votive dipinte, collocate fra il 1606 e il 1942, rimaste finora pressoché inedite, e il singolare bel quadro votivo “San Lucchese salva i poggibonsesi dal terremoto”, realizzato nel 1906, dal pittore Carlo Iozzi.
Come spiega la curatrice, a questi pochi ‘racconti figurati’, superstiti di un ben più cospicuo numero di oggetti offerti al santo per grazia ricevuta, lo studio vuole restituire il loro significato autentico di documento umano denso di valenze storico-devozionali. Caratterizzati da una specifica peculiarità culturale, perché situati fra la storia dell’arte vera e propria e il materiale demo-antropologico, i quadri votivi, eseguiti da ‘dipintori’ rimasti per lo più anonimi, conducono il lettore all’incontro con opere che raccontano, nel corso del tempo, la lotta quotidiana delle persone con la malattia, le disgrazie, il destino, la morte, alla luce di una fede profonda nella potenza salvifica di San Lucchese. E nel contempo qualificano il complesso di San Lucchese, accanto al santuario di Maria Santissima della Neve a Romituzzo e all’antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Piano oggi non più esistente, come uno dei poli dei culti santuariali testimoni della ‘pietà popolare’ del popolo poggibonsese. Un aspetto dell’identità locale tutto da valorizzare anche attraverso l’auspicabile ripresa di studi approfonditi dell’eccezionale patrimonio votivo di Romituzzo giunto fino a noi.
La presentazione si svolgerà alle 17 in Sala Quadri, alla presenza dell’autrice con intervento di Sabina Spannocchi.