Democratici critici di fronte alla decisione dell'accorpamento dell'Istituto Comprensivo Folgòre da San Gimignano
San Gimignano_@David Pistolesi SAN GIMIGNANO. Il Partito Democratico di San Gimignano interviene sull’accorpamento dell’Istituto Comprensivo Folgòre da San Gimignano, esprimendo forte contrarietà nei confronti di una scelta che indebolisce un presidio essenziale di tutta la comunità.
«Gli istituti scolastici non sono numeri da sommare e sottrarre in qualche polveroso ufficio, sono luoghi di vita, di educazione, di crescita e consapevolezza, grazie al lavoro quotidiano delle persone della scuola» dichiara il Vice-Segretario del Pd di San Gimignano, Giulio Guazzini. «San Gimignano non può essere trattata come un quartiere di un grande agglomerato urbano che ha altre dinamiche. Sarebbe assurdo giungere ad una tale concretizzazione, dal momento che la nostra città, essendo ad alta intensità turistica, ha invece un bisogno straordinario di presidi, di difesa e di salvaguardia, del tessuto comunitario. Ci appelliamo pertanto al senso di responsabilità del Governo affinché riconsideri le proprie decisioni. Siamo certi che la Regione, ancora una volta, saprà condividere il nostro impegno e mettere in campo ogni azione necessaria per tutelare il territorio».
Il Pd ha condiviso tutti questi elementi nell’ultima Assemblea Comunale, dove è stato ricordato inoltre come il Partito Democratico di San Gimignano sia stato protagonista della raccolta firme che contribuì a bloccare gli accorpamenti tentati negli anni passati, consentendo di salvaguardare l’Istituto Comprensivo stesso grazie al sostegno dei Sangimignanesi.
«Fu una battaglia difficile, ma alla fine l’abbiamo vinta insieme. Con risolutezza, ascolto e coscienza» aggiunge Guazzini. «E oggi noi siamo di nuovo qui, al fianco della Giunta comunale che già si è espressa duramente verso le scelte nazionali. Il Pd è attivo al massimo: nelle relazioni istituzionali, nel lavoro politico quotidiano. Perché la scuola non si tocca. Perché investire sulla scuola significa investire nel futuro del Paese».
Il Partito Democratico ribadisce pertanto la richiesta che il Governo nazionale rifugga da logiche meramente contabili e si apra nuovamente un confronto per soluzioni rispettose dei territori, delle famiglie e della qualità educativa.






