Ricercatori dell’Università di Firenze mapperanno il territorio con le evidenze storiche e archeologiche. Il Sindaco: “investimento strategico per la conoscenza e valorizzazione del nostro patrimonio”

MONTEPULCIANO. La Giunta comunale di Montepulciano, nella seduta di lunedì 25 agosto, ha approvato una convenzione con l’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo (SAGAS) – finalizzata a sostenere il progetto della Carta Archeologica di Montepulciano, una mappatura aggiornata e scientificamente fondata delle evidenze archeologiche del territorio poliziano. Il progetto scientifico è stato avviato su iniziativa della Professoressa Elisabetta Gliozzo, che lo dirige con l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.
«La Carta Archeologica – afferma la professoressa Elisabetta Gliozzo – non è un semplice inventario di siti, ma uno strumento vivo, capace di restituire la complessità del palinsesto storico e archeologico di Montepulciano e di orientare strategie responsabili di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. Grazie a questo accordo, la ricerca condotta dall’Università di Firenze potrà tradursi in un patrimonio condiviso, messo a servizio del territorio e della cittadinanza, in grado di guidare il presente e di trasmettere l’eredità culturale di Montepulciano alle generazioni future».
Nelle prossime settimane, studenti e ricercatori universitari saranno impegnati in ricognizioni sul campo e attività di osservazione diretta del territorio comunale, svolte nel pieno rispetto delle proprietà e dei luoghi, finalizzati a raccogliere e sistematizzare dati storici, documentali e archeologici. Gli accessi ad aree private avverranno esclusivamente previo consenso dei proprietari. Le ricerche utilizzeranno soltanto strumentazione non invasiva.
- Lara-Pieri
«Con questa iniziativa – dichiara il Sindaco Michele Angiolini – Montepulciano compie un investimento strategico nella conoscenza e nella valorizzazione del proprio patrimonio storico-archeologico. La Carta Archeologica sarà uno strumento utile non solo per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche per la pianificazione urbanistica: i dati raccolti consentiranno infatti di prevenire conflitti tra sviluppo edilizio e conservazione del patrimonio, favorendo una gestione equilibrata del territorio».
Secondo l’accordo, il Comune sosterrà una parte delle spese logistiche mentre i risultati saranno via via resi disponibili attraverso i canali istituzionali e con iniziative aperte alla cittadinanza, in modo da favorire la massima partecipazione. Un primo appuntamento di restituzione pubblica di questo lavoro è previsto già a fine settembre presso il Museo Civico Pinacoteca Crociani.
«Attraverso il lavoro dei ricercatori dell’Università di Firenze, Montepulciano avrà un quadro organico, scientificamente fondato e territorialmente georeferenziato, capace di raccontare non solo la distribuzione dei siti archeologici presenti sul territorio, ma anche le dinamiche storiche, economiche e ambientali che ne hanno determinato l’evoluzione», aggiunge l’Assessora alla Cultura, Lara Pieri .
Questo nuovo progetto si inserisce tra gli obiettivi dell’Amministrazione Comunale di valorizzazione del patrimonio archeologico, a partire dal progetto per la ripresa degli scavi di Fontegrande, ad Acquaviva, finanziato con 327 mila euro dai fondi regionali Aree Interne PR FESR 2021-2027 e 76.500 mila euro da bilancio comunale, che dovrebbe vedere la luce nei prossimi mesi.