La Direttrice artistica Eleonora Contucci anticipa temi e forma degli spettacoli. “Così fan tutt*” il 9 agosto, “La serva padrona” il 23 agosto i titoli in cartellone

PIENZA. Nel già ricchissimo programma degli eventi 2025 di Pienza, indirizzato soprattutto verso l’arte e la cultura, figura anche l’opera lirica, che animerà la città nel mese di agosto.
Due gli appuntamenti in calendario, entrambi alle 21.30, al Giardino “Leone Piccioni”: sabato 9 agosto, con l’opera “a pezzi” “Così fan tutt*, tratta dall’opera “Così fan tutte”, di W.A.Mozart, e sabato 23 agosto, con la versione integrale de “La serva padrona” di G.B.Pergolesi; le rappresentazioni sono elementi di spicco nel programma della Valdichiana, Capitale toscana della cultura 2025.
Il Comune di Pienza, titolare dell’iniziativa, ha affidato la direzione artistica del duplice evento a Eleonora Contucci, di Montepulciano, cantante lirica e docente al Conservatorio di Bolzano.
“La lirica è uno dei patrimoni culturali italiani più identificativi – dichiara Contucci –, potremmo dire il primo prodotto “made in Italy”. Nata a Firenze ed esportata dal 1600 in poi in tutto il mondo, oggi è più attuale che mai. Dal 2023 “La pratica del canto lirico in Italia” fa parte del patrimonio immateriale dell’umanità UNESCO. E con il Comune di Pienza, che tutela il centro storico, sito patrimonio mondiale UNESCO, abbiamo condiviso la volontà di dare riconoscimento a questi straordinari valori attraverso le due rappresentazioni”.

eleonora contucci
“Altro obiettivo – prosegue la direttrice artistica – è la valorizzazione del giardino intitolato nel 2023 a Leone Piccioni, il grande intellettuale, legatissimo a Pienza, di cui quest’anno ricorrono cento anni dalla nascita, situato all’interno del complesso del Conservatorio San Carlo Borromeo. Pienza non ha un teatro e la rappresentazione dell’opera è particolarmente complessa, quindi la creatività deve supplire alla complessità. Abbiamo messo a punto una serie di soluzioni sceniche, musicali e tecniche che meritano la presenza di un grande e appassionato pubblico”.
E perché “Così fan tutt*”? Qual è il significato dell’asterisco?
“La risposta sarà data durante lo spettacolo” risponde Contucci, che della rappresentazione è autrice, regista e attrice; “posso anticipare che oggi sarebbe impossibile pensare ad un titolo con uno stereotipo così discriminante, “Così fan tutte”, come se l’infedeltà fosse una caratteristica solo femminile. È inaccettabile; allora l’asterisco, nel 2025, è la mia provocazione, la mia rivolta di donna: mi è sembrato interessante aggiornare il titolo con un’esigenza del nostro tempo”. “E comunque – prosegue Contucci –, in verità, il soggetto dell’opera mozartiana più che sottolineare la differenza (o la discriminazione) tra maschi e femmine, sottolinea la diversità tra ideali amorosi, sognatori ingenui e persone reali, uomini e donne di esperienza che, nel 1789, in pieno Illuminismo, conoscono e accettano la debolezza di tutto il genere umano. L’asterisco, in definitiva, significa “così fan tutte e tutti”.
Perché l’opera a pezzi? E come avete risolto la complessità della rappresentazione?
“Non è un esperimento inedito, abbiamo pensato, in mancanza di un teatro e avendo a disposizione spazi piccoli, di creare un nuovo spettacolo più corto, snello, con molti tagli musicali, per esempio tutti i recitativi e anche tante altre parti, riducendo la durata, dei due atti da più di tre ore, a un’ora e mezza, con una voce recitante, che porterà avanti la trama, “cucendo” i buchi dell’intreccio. Non ci potrebbe essere un’orchestra completa ma ci sarà un ensemble da camera, formato da cinque fiati e cinque archi e diretto da Emir Saul, che suoneranno come dieci solisti. La regia – anticipa infine Contucci – è incentrata sulle interpretazioni di sei cantanti, sulle relazioni e i cambi di stati d’animo dei sei personaggi. Gli intrighi, le provocazioni, le sfide del libretto e la musica perfetta di Mozart da soli reggono lo spettacolo. Poi i costumi di Moira Johnson, il coro, interpretato dalle corali di Pienza, diretta dal M° Marco Rencinai, e di Chianciano Terme, diretta dal M° Luca Morgantini, le luci, l’attrezzeria, saranno preziosi per arricchire la realizzazione”.