I democratici di Colle di Val d'Elsa incalzano sindaco e giunta sulla viabilità ma anche su sanità e servizi sociali

COLLE DI VAL D’ELSA. “La maggioranza che sostiene il sindaco Canocchi non riesce a restare unita neanche sulla manutenzione delle strade. La spaccatura sulla mozione che sollecita la giunta a rifare in tempi brevi la strada di Sant’Andrea è l’ennesimo segnale di debolezza che, purtroppo, si riflette su un problema urgente per i cittadini colligiani”. Questa la presa di posizione di Stefano Nardi, del Pd di Colle di Val d’Elsa, dopo l’ultimo consiglio comunale, nel quale la maggioranza si è spaccata su una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle relativa allo stato della strada di Sant’Andrea.
“La strada al centro della mozione – continua Stefano Nardi – versa in condizioni disastrose e la necessità di intervenire è palese, anche perché è l’unico collegamento con la scuola di Sant’Andrea. Il fatto che la maggioranza e la giunta si dividano su questo punto è sintomatico dello stato di confusione in cui versa questa amministrazione. E’ grave, poi, che alcuni membri della maggioranza abbiano minimizzato il problema, cercando di sollevare dubbi sulle criticità in cui versa la strada. L’unico dato positivo è l’approvazione della mozione, per cui ci auguriamo che all’impegno del consiglio segua un’adeguata risposta da parte della giunta”.
Casa della Salute, Centro Pari Opportunità Valdelsa (CPO) e il Centro Anti Violenza (CAV) sono stati altri temi al centro della discussione consiliare, per i quali il Pd ha presentato delle interrogazioni. “”Al primo cittadino – afferma Nardi – abbiamo chiesto perché né lui né alcun membro della giunta abbia partecipato all’incontro con Enrico Desideri, direttore generale della Asl Toscana Sud Est, organizzato per definire alcune questioni riguardanti il livello e la qualità dei servizi sanitari in Valdelsa, tra cui rientra la Casa della Salute di Colle, una struttura polivalente in grado di erogare cure primarie e garantire la continuità di assistenza e di prevenzione nell’ambito del Distretto valdelsano. La risposta del sindaco è stata insoddisfacente e lascia aperto l’interrogativo su come l’amministrazione intenda comportarsi riguardo alla possibile istituzione del presidio. Per quanto riguarda il rapporto tra il Comune CPO e CAV abbiamo chiesto alla giunta di dar seguito, con i fatti, agli impegni assunti e alle convenzioni firmate, rendendo possibile il proseguimento delle attività dei centri e della casa rifugio, dove vengono ospitate donne che hanno subito delle violenze. Continueremo a vigilare, perché questi centri devono continuare a svolgere il loro lavoro di accoglienza verso le persone in difficoltà, incentivando, al contempo, iniziative che promuovano la cultura delle pari opportunità”.