Regione Toscana ha finanziato due progetti culturali che uniscono il teatro alle celebrazioni del Granduca Pietro Leopoldo

MONTERONI D’ARBIA. Due finanziamenti che premiano il tessuto associativo di Monteroni d’Arbia e confermano l’attenzione dell’amministrazione al mondo della cultura e della valorizzazione della conoscenza e del teatro.
Sono due infatti i progetti finanziati dalla regione Toscana, un’occasione rafforzare il tessuto sociale monteronese attraverso progetti che mirano a valorizzare il patrimonio culturale locale e regionale, favorendo così la creatività e l’inclusione sociale.
Il primo progetto, finanziato con 5.618,00 euro, rientra nel programma delle celebrazioni dei 260 anni dall’insediamento di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena come Granduca di Toscana, e vuole rendere omaggio a questa importante personalità che, con il Codice penale del 1786, fece della Toscana il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte. Il progetto, dal titolo “Leopoldo che fece la storia”, mira a far conoscere agli alunni di Monteroni d’Arbia la figura del Granduca attraverso uno spettacolo teatrale comico. La storia segue un boia che, dopo l’abolizione della pena di morte, si ritrova senza lavoro e si confronta con il Granduca. Tra equivoci e momenti divertenti, il protagonista scoprirà un nuovo talento come scultore, trasformando un evento storico in un’opportunità di crescita.
Il progetto coinvolgerà in primis le classi della scuola primaria di Monteroni d’Arbia con uno spettacolo in orario scolastico, ma anche i bambini e famiglie del territorio con due spettacoli pomeridiani presso i musei di Murlo e Buoncovento, grazie anche al contributo della compagnia teatrale Straligut e di Silvia Priscilla Bruni.
Il secondo progetto, che ha ottenuto un finanziamento di 4.559,64 €, riguarda invece il teatro di comunità, che si propone di attivare un processo di narrazione collettiva e intergenerazionale nel Comune di Monteroni d’Arbia, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio immateriale e la memoria condivisa del territorio. Il progetto nasce dalla volontà di utilizzare il linguaggio teatrale come strumento di coesione sociale, ascolto, espressione e riconoscimento identitario, grazie alla collaborazione anche con l’associazione culturale Le Vele.
“Due progetti importanti che puntano a preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale, a favorire la creatività e l’innovazione e a promuovere la coesione sociale – sottolinea il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni – È fondamentale che le istituzioni pubbliche e il tessuto associativo lavorino insieme per promuovere la cultura e offrire opportunità di crescita culturale ai cittadini. In questo modo, possiamo costruire una società più ricca e più inclusiva. Ringrazio la Regione Toscana ver aver ancora una volta dimostrato attenzione al nostro territorio e alle sue realtà associative”
“I due finanziamenti arrivati dalla regione Toscana evidenziano la grande vitalità del nostro tessuto associativo – aggiunge l’assessore alla cultura Giulia Timitilli – Questi due progetti dimostrano che attraverso il gioco di squadra si possono raggiungere importanti risultati per lo sviluppo comunitario, permettendo alle associazioni di svolgere le proprie attività e favorendo così la partecipazione attiva dei cittadini nella vita comunitaria attraverso la cultura e la conoscenza. Ringrazio anche l’associazione Le Vele, la compagnia teatrale Straligut e Silvia Priscilla Bruni per aver contribuito alla costruzione di questi due importanti progetti”