
Questo è quanto spiega il Vicesindaco Fantucci che prevede per il 2011 un bilancio più austero, almeno per la parte della spesa corrente, mentre gli investimenti saranno rallentati ma potrebbero mantenersi elevati anche grazie alla programmazione della vendita di terreni e proprietà pubbliche.
“In questi anni – aggiunge Fantucci – non ci siamo indebitati ed abbiamo anzi estinto anticipatamente molti mutui. L’equilibrio della parte corrente del bilancio ci aveva finora consentito di sterilizzare l’incremento dei costi di funzionamento (costi del personale, acquisto materie prime, carburante, ecc) lasciando le tariffe scolastiche sostanzialmente invariate dal 2002. Questo non è più possibile, vista l’entità della decurtazione che subiremo nel 2011, che si aggraverà nel 2012”.
In particolare finora erano rimaste invariate le tariffe per l’asilo nido, nonostante la crescita del costo complessivo del servizio, dovuta al dimensionamento dell’offerta (ben 90 bambini per un Comune di 9mila residenti) ed all’allungamento dell’orario. Fino a quest'anno scolastico il Comune aveva assorbito i maggiori costi all’interno del bilancio comunale grazie alla citata riduzione degli impegni per il rimborso delle rate dei prestiti e ad un generale contenimento delle spese, come nel caso del basso rapporto dipendenti comunali/popolazione.
“La decisione che abbiamo dovuto prendere a malincuore – spiega ancora Fantucci – a fronte di 250mila euro di trasferimenti in meno da parte del Governo per il solo 2011 è quella di rivedere alcune tariffe dei servizi scolastici, a partire dal prossimo 1 gennaio, per una cifra che pur non consentendo di compensare i tagli imposti, permetteranno comunque un riequilibrio. Confermiamo che la qualità delle nostre scuole è per noi una priorità, come dimostrato dai grandi investimenti fatti ed in corso per ampliare ed adeguare le strutture, e ci impegneremo per contenere al massimo gli oneri a carico dei cittadini attuando tutte le misure possibili a cominciare dal contenimento dei costi, ad iniziare da un maggior coinvolgimento del volontariato per l’organizzazione dei servizi di sorveglianza ed intrattenimento degli scolari”.
Le nuove tariffe scolastiche saranno rimodulate anche sulla base delle specifiche situazione reddituali e patrimoniali, come desunte dall’indicatore ISEE.
Per i pasti nelle scuole materne, verrà mantenuta l’esenzione per ISEE fino a 5mila euro, mentre gli incrementi saranno: reddito ISEE fino a 7.500 si passa da 237,50 a 266,00 annui; reddito ISEE fino ad 17.500, si passa da 475,00 a 551,00; reddito ISEE fino a 22.500, si passa da 475,00 a 618,00; reddito ISEE oltre 22.500, si passa da 475,00 a 665. Per i pasti nelle scuole elementari, ancora confermata l’esenzione sotto i 5mila di reddito ISEE. Per il reddito ISEE fino a 7.500, si passa da 241,00 a 270,00; reddito ISEE fino a 17.500, da 482,00 a 630; reddito ISEE fino a 22.500, da 482,00 a 630,00; reddito ISEE oltre 22.500, da 482,00 a 675,00. Anche il trasporto scolastico verrà adeguato, con l’eccezione dei redditi ISEE fino a 5mila euro. Con reddito ISEE fino a 7.500, da 95,00 a 99,00 annui; reddito ISEE fino a 17.500, da 190,00 annui a 205,00; reddito ISEE fino a 22.500, da 190,00 a 230,00; reddito ISEE oltre 22.500, da 190,00 a 247,00. Per gli Asili Nido, la tariffazione sarà diversa a seconda che si frequenti il tempo breve, fino alle 13.30, oppure il tempo lungo, fino alle 16.30. Di seguito si riporta solo la nuova articolazione dei costi per il tempo lungo, precisando che l’aumento percentuale è il medesimo. Per i redditi ISEE a 6mila euro, finora esenti, si introduce una tariffa di 300,00 euro annui; reddito ISEE fino a 7.500 da 1.750,00 annui a 1.840,00; reddito ISEE fino a 10.000, da 2.230,00 a 2.340,00; per reddito ISEE fino a 12.500, da 2.700,00 a 2.840,00; reddito ISEE fino a 15.000, da 3.150,00 a 3.310,00; reddito ISEE fino a 17.500, da 3.650,00 a 3.830,00; reddito ISEE oltre 17.500, da 3.900,00 a 4.100,00.