Inaugurata questa mattina la mostra dedicata al Granduca di Toscana

MONTEPULCIANO. È stata inaugurata questa mattina, al primo piano del Palazzo Comunale di Montepulciano, la mostra “Pietro Leopoldo Granduca di Toscana”, dedicata al regnante illuminato che guidò il Granducato dal 1765 al 1790. L’esposizione aggiunge ai ritratti della Casata degli Asburgo-Lorena in Toscana già presenti nella Sala della Giunta del Comune di Montepulciano, libri antichi, incisioni e tavole, monete e stemmi araldici, tutto materiale proveniente da collezioni private. Il prezioso materiale rimarrà esposto fino al prossimo 6 settembre e visitabile nell’orario di apertura del Palazzo Comunale.
L’iniziativa si inserisce nel contesto delle celebrazioni regionali per il 260° anniversario dell’insediamento di Pietro Leopoldo d’Asburgo Lorena come Granduca di Toscana e vuole rendere omaggio a questa importante personalità che, con il Codice penale del 1786, fece della Toscana il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte. Ma la visione innovativa del sovrano si estese anche ad altri settori. Durante il suo governo fu promossa una serie di profonde riforme politiche, sociali, economiche che segnarono profondamente la Toscana e anticiparono l’età moderna: vennero aboliti i privilegi feudali e introdotto il principio di uguaglianza davanti alla legge; riorganizzato l’apparato statale; resa laica e obbligatoria l’istruzione; abolite le corporazioni dei mestieri; bonificate la Maremma e della Valdichiana, con un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
“Un’esposizione preziosa che restituisce, attraverso le opere custodite nella Sala della Giunta e altri materiali concessi dai soggetti che hanno contribuito alla realizzazione della mostra, lo spirito di un’epoca segnata da visione politica e senso della giustizia. Pietro Leopoldo ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Toscana, non solo per l’abolizione della pena di morte, ma anche per le riforme delle comunità e per la riforma agraria che portò alla nascita delle Leopoldine, tutt’ora una componente essenziale delle nostre campagne. Ringrazio, infine, tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa che impreziosisce l’estata poliziana”, dichiara il Sindaco Michele Angiolini.
Fu proprio la riforma agraria a portare cambiamenti più rilevanti in Valdichiana. Le “case Leopoldine” ancora presenti anche nel territorio di Montepulciano prendono il nome proprio da Pietro Leopoldo che, constatate personalmente le pessime condizioni delle fattorie in cui vivevano i contadini, fornì ai suoi ingegneri le indicazioni per costruire strutture coloniche dagli spazi distribuiti in modo razionale e funzionale alla vita di campagna. Le Leopoldine divennero presto un modello di abitazione rurale, simbolo di un nuovo rapporto tra il lavoro agricolo e le esigenze umane.
“Leopoldo di Lorena – commenta l’Assessora alla Cultura Lara Pieri – fu promotore di giustizia e progresso civile. Sapendo interpretare lo spirito del suo tempo con lungimiranza e coraggio, Attraverso questa mostra auspichiamo che il suo ricordo non sia soltanto un omaggio al passato, ma anche un invito a riflettere su un futuro orientato ai valori di giustizia, equità e progresso”.
“Questa mostra – conclude l’avv. Paolo Tiezzi Maestri, collezionista, membro della Società Bibliografica Toscana – nasce dalla passione per il collezionismo condivisa da un gruppo di volontari della cultura, che hanno messo a disposizione tempo e soprattutto documenti di gran valore storico”.
Alla presentazione della mostra hanno partecipato anche Giacomo Grazi per conto dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, la Sindaca di Chianciano Terme Grazia Torelli, le consigliere regionali Anna Paris ed Elena Rosignoli, Marco Mosconi, preside dei Licei Poliziani, don Domenico Zafarana, per l’Istituto per la valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana, Fausto Rossi per la Società Bibliografica Toscana, Samuele Lastrucci, direttore Museo de’ Medici – Firenze. Due gli interventi scientifici, quello di Patrizia La Porta, direttrice Museo Civico Pinacoteca Crociani che ha approfondito la storia dei dipinti della casa asburgica presente nel Palazzo Comunale e quello del prof. Giovanni Cipriani, dell’Università degli Studi di Firenze, sulla figura di Pietro Leopoldo.
La mostra allestita a Montepulciano sarà successivamente portata nei Comuni di Chianciano Terme, Lucignano, Monsummano Terme, Montelupo Fiorentino, Monte San Savino, Torrita di Siena, esposto al Museo dei Medici di Firenze e infine ai Licei Poliziani.
A realizzare la mostra, che si svolge nel contesto di Valdichiana 2025 – Capitale Toscana della Cultura, hanno contribuito la Regione Toscana, l’Istituto per la valorizzazione delle Abbazie Storiche della Toscana, la Società Bibliografica Toscana, il Museo Civico Pinacoteca Crociani, la sede locale del Rotary Club, il Centro di studi storici Lorenesei, i Licei Poliziani e il Museo de’ Medici di Firenze.