Sindaco Angiolini: “uno strumento utile per una gestione più razionale delle strade vicinali del nostro territorio”. Il Comune parteciperà al 20% delle spese consortili

MONTEPULCIANO. Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Montepulciano è stato approvato la Costituzione dei Consorzi Riuniti delle Strade Vicinali ad uso pubblico, insieme allo Statuto e all’Allegato tecnico che ne regolano il funzionamento. Il provvedimento, passato nei giorni precedenti per l’esame della Commissione Affari Generali, Istituzionali e Bilancio, ha ricevuto parere favorevole a maggioranza lo scorso 30 maggio. Il nuovo Consorzio sarà un ente pubblico non economico, nato con l’obiettivo di gestire in forma coordinata la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade vicinali di uso pubblico, infrastrutture fondamentali per la vita nelle campagne, l’attività agricola e il turismo sostenibile.
«Si tratta di una scelta strategica – afferma il Sindaco Michele Angiolini – che ci consente di avviare una gestione più razionale e partecipata di un patrimonio infrastrutturale ampio e spesso difficile da manutenere. Le strade vicinali rappresentano un elemento distintivo della campagna poliziana e con i Consorzi Riuniti potremo garantire interventi più puntuali, superando frammentazioni e criticità burocratiche».

La partecipazione del Comune è fissata al 20% delle spese consortili, e riguarda le spese tecniche, amministrative e gli interventi di sistemazione delle strade e delle pertinenze. Oltre allo Statuto è stato approvato un allegato tecnico che disciplina il funzionamento del Consorzio, definisce le strade che possono essere consorziate, le opere di competenza del Consorzio, l’individuazione e le variazioni del Comprensorio del Consorzio, il contributo degli utenti, la partecipazione del Comune e tutta una serie di aspetti tecnici necessari al suo buon funzionamento.
La costituzione di consorzi per la manutenzione delle strade vicinali ad uso pubblico è prevista dalla normativa nazionale (D.Lgt. n.1446/1918, L. n.473/1925, L. n.126/1958), che ne riconosce l’utilità per ottimizzare la gestione condivisa e per favorire un giusto coordinamento tra pubblico e privato nella cura del territorio.