Sonnini: “Non solo Alta Velocità. Serve una visione ampia e investimenti sui collegamenti esistenti. La vera urgenza è il rafforzamento della rete ferroviaria delle aree interne”

CHIUSI. “Bene la rinnovata collaborazione tra Regione Toscana e Regione Umbria nel campo della mobilità e delle infrastrutture, – dichiara Sonnini – una collaborazione che come sindaci abbiamo contribuito a favorire con le iniziative promosse nei mesi scorsi, a partire dalla mobilitazione del 1° luglio a Roma, che ha visto la partecipazione di numerosi amministratori locali per riportare al centro dell’agenda politica le istanze dei territori.
Ma non si può parlare solo della futura stazione dell’Alta Velocità “Medioetruria” se non si affronta, con pari determinazione, la condizione reale dei collegamenti ferroviari esistenti, che ogni giorno interessano migliaia di persone.
Il problema non è dove collocare la nuova stazione Medioetruria – che di fatto rischia di ridursi a uno scontro campanilistico tra chi la vuole a Creti e chi a Rigutino. La vera sfida è evitare che aree come la Valdichiana Senese, il Trasimeno e l’Orvietano vengano progressivamente marginalizzate.
È il momento di allargare lo sguardo e proporre una “Medioetruria diffusa” che valorizzi le stazioni esistenti di Chiusi, Arezzo e Perugia, creando un triangolo strategico capace di tenere insieme Alta Velocità e trasporto regionale. Un triangolo ferroviario che in prospettiva diventerebbe realmente funzionale, togliendo dall’isolamento Siena e Perugia, grazie alla realizzazione di tre opere infrastrutturali chiave: la lunetta di Sinalunga per il collegamento diretto Siena–Arezzo, la bretella di Borghetto (nel comune di Tuoro sul Trasimeno) per connettere direttamente Perugia a Chiusi e il potenziamento della linea Siena–Chiusi.
Con questi interventi potremmo contare su una rete ferroviaria integrata, in grado di collegare in modo efficace le aree interne dell’Italia centrale alle grandi direttrici nazionali.
La linea Siena–Chiusi, ad esempio, è oggi in grave difficoltà. Riqualificarla significherebbe avvicinare i comuni della provincia a Siena, al Policlinico delle Scotte e alle Università, ma anche avvicinare Siena a Roma. In questo scenario, un collegamento diretto con la Capitale in due ore diventerebbe finalmente possibile. Questa è la vera urgenza del territorio. E’ necessario finanziare quanto prima la progettazione dell’intervento, questo abbiamo chiesto come sindaci alla Regione.
Il sostegno alle aree interne passa anzitutto da collegamenti ferroviari adeguati, in grado di connettere realmente tutti i territori al cuore del Paese. Chi prende il treno ogni giorno per andare a Roma o a Firenze ha bisogno di collegamenti stabili, puntuali, moderni.
Proprio per questo, insieme alla sindaca di Orvieto, Roberta Tardani, il Comune di Chiusi ha avanzato una richiesta chiara alle Regioni Umbria e Toscana:
– Inserire nel nuovo Protocollo d’Intesa interregionale impegni concreti per il miglioramento dei collegamenti ferroviari lungo la linea Firenze–Roma,
– Prevedere l’impiego dei nuovi treni veloci acquistati dalle Regioni anche sulle tratte che attraversano i territori delle aree interne,
– Aumentare il numero di Intercity in fermata presso le stazioni intermedie,
– E tutelare le fasce orarie fondamentali per i pendolari, anche alla luce del prossimo provvedimento che vieterà la circolazione di treni sotto i 200 km/h sulla linea AV.
Non si può parlare di futuro se non si risolvono prima i problemi del presente. Oggi c’è bisogno di una strategia condivisa, concreta e non ideologica, capace di tenere insieme sviluppo, coesione territoriale e servizi reali per i cittadini”.
Nella Foto: Roberto Cottini Sindaco di Cetona, Elena Rosignoli Consigliera Regione Toscana, Alfredo Ardanese Assessore Comune Torrita di Siena e Gianluca Sonnini Sindaco di Chiusi