Prima stima: 2,5 milioni di euro nel settore pubblico e privato
ASCIANO. Oltre 2,5 milioni di euro di danni. A tanto ammonta la prima stima di danni a patrimonio pubblico e privato dopo l’alluvione che ha colpito nella giornata di ieri Asciano e il suo territorio. «E ancora deve pervenire una buona parte delle segnalazioni» sottolinea il sindaco Paolo Bonari. «E’ il giorno in cui ci si lecca le ferite e si contano i danni – prosegue Bonari -. In questo momento ci sono ancora moltissime persone e volontari al lavoro e mi preme ringraziarli per l’opera svolta con dedizione esemplare e grande senso di appartenenza a questa comunità. Ringrazio anche le tante amministrazioni comunali della provincia senese che si sono attivate fin da subito per darci una mano nell’emergenza. Ora è necessario comprendere che servono somme ingenti per ripristinare la normalità».
Nella giornata di oggi si è tenuta anche una Giunta straordinaria. «Stiamo annullando purtroppo tutti gli eventi previsti nel cartellone del Settembre Ascianese e tutte le iniziative non essenziali previste fino alla fine del 2015. Con rammarico non possiamo che constatare che a rimetterci saranno anche i settori del sociale, cultura e turismo. Stiamo drenando le risorse a disposizione per gli interventi di messa in sicurezza e per realizzare un fondo di sostegno alle famiglie e alle imprese duramente colpite. E’ con estrema amarezza che dobbiamo ammettere che per certi versi l’attività del Comune per il 2015 si ferma ad oggi, saranno 4 mesi di emergenza concentrati essenzialmente sui lavori pubblici. C’è poi la necessita di reperire risorse di cui non siamo a disposizione per intervenire in maniera strutturale là dove c’è bisogno soprattutto a monte del paese. Gli enti preposti devono venire qui e rendersi conto con i loro occhi di cosa sia successo e ci diano occasione, risorse e possibilità di intervenire. Se questo non dovesse accadere – conclude Bonari – il Comune di Asciano violerà il Patto di Stabilità per il 2016 ma investirà per l’emergenza ogni risorsa di cui dispone. Non è possibile fare altrimenti, siamo molto determinati a farlo».