
POGGIBONSI. La lista civica LiberaMente fa un quadro della situazione relativa alla attuale mancanza del “Piano Comunale di Protezione Civile” e, attraverso il suo componente Massimo Becacci, da anni impegnato nel mondo del volontariato e operativo anche nell’ esperienze di soccorso a L’Aquila, esprime il suo punto di vista: “Siamo il fanalino di coda della Valdelsa, un brutto primato per un argomento e uno strumento così importante. Bisogna che il Piano Comunale di Protezione Civile sia redatto in tempi brevi! È uno strumento di fondamentale importanza per la sicurezza del nostro territorio”
A livello comunale: Certaldo può contare su un piano redatto diversi anni fa, Barberino val d'Elsa e Tavarnelle val di Pesa hanno il loro piano integrato dal 2008, Castellina in Chianti è a buon punto, Colle val d'Elsa ha il suo piano dal 2007… e Poggibonsi? Solo un anno fa, il 23 aprile 2009, approva la proposta del suo piano di protezione civile, interamente da compilare; adesso sono da redigere tutte le mappe, sono da fare tutti i rilevamenti dei rischi, sono da predisporre tutte le figure da dedicare a questo importante servizio.”
Al fine di accelerare questo importantissimo e improrogabile lavoro, la Lista Civica LiberaMente, solleciterà l’Amministrazione Comunale e la Protezione Civile, affinché si adoperino al riguardo, attraverso una proposta in commissione consiliare che il capogruppo Alessio Berni, proporrà nei prossimi giorni ai commissari di competenza. Purtroppo i tragici fatti di L'Aquila e dintorni hanno riportato con drammatica attualità la voce "RISCHIO SISMICO". Tutti noi speriamo, che quanto è successo, non accada mai più da nessuna parte. Ma l'Italia è notoriamente un paese "vivo" sotto il punto di vista geofisico; pur impercettibilmente il terreno sotto di noi si muove e si evolve, a volte… "saltella" più del dovuto.
Ancora l'uomo nulla può contro le forze incredibili che si animano sotto di noi, ma molto può fare per limitare al massimo le conseguenze di tali poderosi eventi naturali.
Il territorio P oggibonsi, fino a 3 anni fa, era classificato in zona a rischio sismico "2", esattamente come il territorio aquilano, poi nel 2006 è nata una zona cosiddetta "3S" che, nelle intenzioni di Mauro Grassi che l'ha redatta assieme allo staff tecnico della Regione Toscana, raccoglie i comuni che, pur avendo un rischio sismico uguale a quello della zona "2" (Ag/g=0.25), possono tuttavia essere declassificati, pur mantenendo lo stesso livello di protezione assicurato dalle azioni sismiche della zona 2.
E di pochi mese fa l'ultimo "piccolo" scossone proprio qui vicino: Magnitudo 2.3 in data 09/08/2009 alle 17:33:15 (Coordinate 43.326°N, 11.245°E Profondità 5.9 km) Certo, una magnitudo 2.3, niente a che fare con il 5.8 di L'Aquila, ma ci corre l’obbligo di ricordare che negli ultimi 200 anni la magnitudo 5.0 è stata comunque raggiunta in zone a noi vicine: Amiata (1909) e nel San Cascianese (1812).
“E a Poggibonsi a che punto siamo? L'ultimo "input" in ordine di tempo è sicuramente l'importante Ordinanza della Protezione Civile (3274/2003), punto di riferimento anche per la redazione dei "Piani di Protezioni Civile", piani che esistono, ovviamente, a livello nazionale, regionale, provinciale ma soprattutto COMUNALE.
La Regione Toscana ha subito recepito i principi fondamentali dei Piani nel 2003, la provincia di Siena si è dotata del suo piano provinciale nel 2006, la provincia di Firenze già dal 2001, noi a Poggibonsi ancora indietro ma ci auguriamo anche attraverso il nostro sollecito, che la situazione si sblocchi in tempi brevi”.
A livello comunale: Certaldo può contare su un piano redatto diversi anni fa, Barberino val d'Elsa e Tavarnelle val di Pesa hanno il loro piano integrato dal 2008, Castellina in Chianti è a buon punto, Colle val d'Elsa ha il suo piano dal 2007… e Poggibonsi? Solo un anno fa, il 23 aprile 2009, approva la proposta del suo piano di protezione civile, interamente da compilare; adesso sono da redigere tutte le mappe, sono da fare tutti i rilevamenti dei rischi, sono da predisporre tutte le figure da dedicare a questo importante servizio.”
Al fine di accelerare questo importantissimo e improrogabile lavoro, la Lista Civica LiberaMente, solleciterà l’Amministrazione Comunale e la Protezione Civile, affinché si adoperino al riguardo, attraverso una proposta in commissione consiliare che il capogruppo Alessio Berni, proporrà nei prossimi giorni ai commissari di competenza. Purtroppo i tragici fatti di L'Aquila e dintorni hanno riportato con drammatica attualità la voce "RISCHIO SISMICO". Tutti noi speriamo, che quanto è successo, non accada mai più da nessuna parte. Ma l'Italia è notoriamente un paese "vivo" sotto il punto di vista geofisico; pur impercettibilmente il terreno sotto di noi si muove e si evolve, a volte… "saltella" più del dovuto.
Ancora l'uomo nulla può contro le forze incredibili che si animano sotto di noi, ma molto può fare per limitare al massimo le conseguenze di tali poderosi eventi naturali.
Il territorio P oggibonsi, fino a 3 anni fa, era classificato in zona a rischio sismico "2", esattamente come il territorio aquilano, poi nel 2006 è nata una zona cosiddetta "3S" che, nelle intenzioni di Mauro Grassi che l'ha redatta assieme allo staff tecnico della Regione Toscana, raccoglie i comuni che, pur avendo un rischio sismico uguale a quello della zona "2" (Ag/g=0.25), possono tuttavia essere declassificati, pur mantenendo lo stesso livello di protezione assicurato dalle azioni sismiche della zona 2.
E di pochi mese fa l'ultimo "piccolo" scossone proprio qui vicino: Magnitudo 2.3 in data 09/08/2009 alle 17:33:15 (Coordinate 43.326°N, 11.245°E Profondità 5.9 km) Certo, una magnitudo 2.3, niente a che fare con il 5.8 di L'Aquila, ma ci corre l’obbligo di ricordare che negli ultimi 200 anni la magnitudo 5.0 è stata comunque raggiunta in zone a noi vicine: Amiata (1909) e nel San Cascianese (1812).
“E a Poggibonsi a che punto siamo? L'ultimo "input" in ordine di tempo è sicuramente l'importante Ordinanza della Protezione Civile (3274/2003), punto di riferimento anche per la redazione dei "Piani di Protezioni Civile", piani che esistono, ovviamente, a livello nazionale, regionale, provinciale ma soprattutto COMUNALE.
La Regione Toscana ha subito recepito i principi fondamentali dei Piani nel 2003, la provincia di Siena si è dotata del suo piano provinciale nel 2006, la provincia di Firenze già dal 2001, noi a Poggibonsi ancora indietro ma ci auguriamo anche attraverso il nostro sollecito, che la situazione si sblocchi in tempi brevi”.