Numeri sorprendenti: la cultura salva una piccola comunità
CONTIGNANO (RADICOFANI, VAL D’ORCIA) – Immaginate una piccola comunità di trecento persone e una biblioteca, aperta da appena un anno, grazie a una decina di volontari, e che vanta un numero record di prestiti: 250, su circa 280 residenti. Come se non bastasse, questa è una biblioteca che ogni mese presenta un libro, con un autore importante. Intorno ad una proposta culturale non scontata, per non dire sorprendente, a Contignano (nel Comune di Radicofani, in Val d’Orcia) i residenti trovano una motivazione in più per vivere in un luogo che, normalmente, sarebbe derubricato come “area interna” e quindi destinata, presumibilmente, all’abbandono. In realtà, chi vive qui ha un grande senso di appartenenza: i cittadini si sentono uniti, pronti a organizzare eventi di ogni tipo, dal Presepe vivente al Banchetto medievale, passando per l’ormai celebre Sagra del raviolo. Un grande caseificio, altro aspetto dinamico di Contignano, garantisce posti di lavoro. Se questo è un riferimento produttivo, la biblioteca lo è dal punto di vista culturale: è aperta per circa tre ore a settimana, sei giorni su sette, grazie a un gruppo di persone volenterose e appassionate. «In questo anno ̶ afferma Franca Romagnoli, consigliere comunale con delega alla frazione – ogni mese abbiamo presentato un libro, dando vita a un ciclo che, per quanto ci riguarda, andrà avanti all’infinito. È il nostro modo per sentirci vivi, grazie al contatto con scrittori, docenti universitari. Ormai richiamiamo un pubblico anche dai paesi vicini, ma certo può considerarsi un successo avere, ogni volta, circa cinquanta spettatori».
Sintomatico l’ultimo incontro, quello con la professoressa Antonella Colonna Valasi, che ha parlato del suo libro: “Le donne dell’intelligence italiana. Dall’Italia preunitaria al 1949”. Il volume è un avvincente saggio storico che illumina le figure dimenticate delle agenti italiane dal periodo preunitario al secondo dopoguerra. Ennesima occasione per scoprire, far crescere una comunità. Come sempre, un folto pubblico e un rinfresco finale hanno fatto da degno corollario alla presenza di un nome importante, al pari degli altri che si sono alternati alla biblioteca di Contignano. Si tratta di uno spazio bello e accogliente, rinnovato e con ampie vetrate, situato fuori dal nucleo antico, quello dell’antico castello.
«Intorno ai libri – osserva il sindaco Francesco Fabbrizzi – il Comune di Radicofani dimostra una vivacità tale, da ridurre le distanze dalle opportunità culturali offerte dei grandi centri. Pensiamo alla rassegna “La Posta letteraria”, che coinvolge grandi nomi della letteratura e del giornalismo. Che la Biblioteca comunale sia sorta nella frazione di Contignano è la conferma di una realtà vivace in ogni angolo del territorio. Due attività complementari, non scontate, per un Comune di circa mille abitanti̶». Radicofani rappresenta l’altro volto della Val d’Orcia, quello meno intasato dai turisti e, anche per questo, più vero. Uno dei tanti luoghi che cerca di resistere all’isolamento viario, alla distanza da alcuni servizi, grazie alla tecnologia e, soprattutto, alla voglia di stare insieme, avendo, talvolta, la cultura come collante. Non è poco, di questi tempi.






