L'associazione ambientalista ha scritto al sindaco Pii ed ha lanciato delle proposte sostenute da una folta documentazione tecnica

di Annalisa Coppolaro
COLLE DI VAL D’ELSA. Vicenda Tubone: torna sul tema Italia Nostra per ricordare quanto potrebbe essere rischioso procedere con il progetto. E scrive al Sindaco Pii. In vista del consiglio comunale del 10 settembre.
Durante l’assemblea pubblica il 25 agosto scorso ”Italia Nostra si è dichiarata assolutamente contraria ad una trattativa che coinvolga ancora le note aziende per il progetto del Tubone – commenta Sandro D’Ascenzi di Italia Nostra – un progetto inviso a tutta la popolazione di Colle. Italia Nostra la pensa in altro modo relativamente al Tubone. Proponiamo revoca o annullamento in autotutela della Delibera Canocchi per l’utilizzo del suolo pubblico da parte dell’azienda se si vogliono salvare Gore e Fiume Elsa. Ed è questo che abbiamo inserito nella lettera aperta al sindaco Pii. Abbiamo anche ripercorso nel nostro dossier la storia di questa nefasta concessione partita addirittura nel 1999 e nel secondo file su come può il sindaco per revocarla o annullarla. La nostra posizione si discosta da alcuni partiti politici che stanno cercando una sorta di accordo” conclude D’Ascenzo.
E poi la lettera al sindaco di Colle dove vengono esplicate queste posizioni. con allegate le relazioni.
Secondo le analisi idrogeologiche e ambientali condotte da enti competenti e tecnici indipendenti viene evidenziato che il prelievo dell’acqua ”risulta oggi improponibile e potenzialmente dannoso per l’equilibro del corso d’acqua. – si legge nella relazione di italia Nostra allegata – e per la biodiversità fluviale e per la sostenibilità ambientale del territorio.” Poi sono allegate delle criticità amministrative che vanno dal suolo pubblico che è ”stato concesso senza il parere della Soprintendenza e degli uffici comunali competenti”. Inoltre Italia Nostra esprime dubbi sulla ”sostenibilità economica dell’intervento”.
”Le invio a nome di Laura Comi e del Consiglio Direttivo di Italia Nostra Sezione di Siena , in relazione alla situazione del progetto Tubone venutasi a creare a seguito della recente sentenza della Cassazione, una lettera aperta che a lei indirizziamo. ”
La lettera poi entra nel merito della natura del progetto, ritenuto negativo per l’ambiente colligiano.
”Condividiamo il percorso politico e istituzionale con la Regione ma non troviamo proponibile coinvolgere in questo tavolo istituzionale l’azienda promotrice di un progetto cosi dannoso per la città, inviso a migliaia di cittadini colligiani. ”
E riguardo all’azienda che porta avanti il progetto, Italia Nostra ritiene necessario fare un incontro con la popolazione. 

”Incontrare l’azienda è necessario e doveroso, per un comune che è proprietario del bene pubblico dato in concessione, ma per chiedere ragione di quanto ha fatto la ditta in questi 26 anni, non certamente per coinvolgerla ulteriormente in progetti alternativi futuri.”
Inoltre vengono inviati dei documenti in allegato che sono relativi al dossier sulle Gore e anche su cosa è stato approvato in precedenza.
”Insieme alla lettera due importanti documenti approvati dal nostro Consiglio Direttivo che riteniamo utile inviarle un approfondito Dossier ” Le Gore di Colle – Energia, Territorio e Responsabilità Pubblica” [1] e ”cosa può fare un sindaco per eliminare una delibera di precedente amministrazione comunale”
E poi il documento entra nel merito di un progetto colligiano ritenuto ”devastante”
”Colle ha già vissuto un progetto devastante ”La Fabbrichina” e la cittadinanza non ne vuole subire un altro con un progetto che si ritiene inoltre obsoleto e dannoso per il bene pubblico. Questa secondo la nostra associazione la strada da seguire se si vuole salvare Gore e Elsa perché, come è stato detto in assemblea, i colligiani sono stanchi di essere resi ostaggio di privatizzazioni fallite, fallimentari e perniciose per il futuro dei nostri patrimoni identitari e si attendono da lei azioni di tutela diverse dal passato
Il Consiglio Direttivo di Italia Nostra sezione di Siena”.
[1] Dossier_Le_Gore_di_Colle_Energia_Territorio_e_Responsabilità_Pubbliche