Diciotto grandi fotografie abbinate alle collezioni di preziosi reperti. Il Museo nazionale etrusco ha aperto le proprie porte al Polo Aldi

CHIUSI. Da sabato 19 luglio, nelle sale del Museo nazionale etrusco di Chiusi, è possibile ammirare le diciotto fotografie di grande formato che danno vita alla mostra “In TEMA di emozioni. Arte e sostenibilità”, promossa dal Polo culturale “Pietro Aldi” di Saturnia, di proprietà di Banca Tema e gestito dalla mutua Tema Vita.
La rassegna, a cura del designer Alessandro Corina, raccoglie le immagini realizzate da quattro professionisti dell’obiettivo, il senese Bruno Bruchi, l’aretino Luca Cacioli e i grossetani Michele Guerrini e Francesco Nencini, ai quali è stato chiesto di riprodurre visioni dell’esteso territorio in cui è presente e opera Banca Tema.
Ne sono scaturite fotografie di grande espressività ad ognuna delle quali il curatore ha abbinato, a mo’ di proposta, un’emozione, uno stato d’animo, invitando così il visitatore a fermarsi davanti alle immagini, ad interrogarsi sulle emozioni che gli suscitano, a colloquiare con le stesse.
La mostra ha iniziato il proprio percorso a marzo, nelle sale del Polo Aldi di Saturnia, si è poi trasferita a Montepulciano, nella sede di Banca Tema, ed è infine approdata nella prestigiosa sede del Museo nazionale etrusco di Chiusi, ricevendo anche il patrocinio del Ministero della Cultura; inserita nel programma di Valdichiana2025, Capitale toscana della cultura, la rassegna rimarrà allestita fino al 27 settembre.
In questa sede molto particolare, la direttrice del Polo Aldi, Sara Bruni, ed il direttore del museo, Fabrizio Vallelonga, non hanno curato solo la sistemazione “fisica” delle immagini vicino alle teche che conservano i preziosi, affascinanti reperti dell’antica civiltà etrusca, ma hanno riflettuto sulle emozioni suscitate dalle immagini, abbinandole alle opere esposte, per affinità o anche per contrasto.
L’effetto appare doppio: da una parte le immagini si fondono armoniosamente con le collezioni, da un’altra vedono potenziata la propria forza evocativa dalla rappresentazione di civiltà che in quei luoghi si sono sviluppate, hanno vissuto e condiviso emozioni.
Se poi è vero, come accertato dagli studiosi, che il linguaggio artistico degli etruschi continua ad ispirare la creatività contemporanea, allora l’abbinamento tra reperti e foto appare ancora più indovinato.
All’inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Chiusi, Gianluca Sonnini, e la vice-sindaca, Valentina Frullini; presenti, per Tema Vita, il vice-presidente vicario Paolo Bittarelli, e i consiglieri Lucia Scattoni, Giorgio Ciacci e Diego Mancuso, insieme, naturalmente, al direttore Vallelonga. Ampia anche la partecipazione dei rappresentanti di altre istituzioni e dell’associazionismo, in particolare del Gruppo archeologico Città di Chiusi, che ha collaborato all’allestimento.