
CASTELNUOVO BERARDENGA. Un percorso di quasi 8 chilometri – condotto dal Gruppo Escursionisti della Berardenga – che parte da Villa a Sesta e si chiude felicemente con le gambe sotto i tavoli del Circolo Arci locale, ma non prima di aver camminato per un dislivello di trecento metri in un sentiero impervio all’ombra dei lecci (coperto di sassi), guado di torrenti dalle fresche e limpide acque, vista da dietro del castello di Brolio, panorama sentimentale sulla campagna che conduce lo sguardo a Siena, i cui mattoni e marmi luccicano sullo sfondo.
Un percorso che si snoda fra i siti etruschi più importanti della Berardenga, con il Pian Tondo (can scavi risalenti agli anni ’80) dove l’Università di Siena e l’Università Cattolica di Parigi (con il fondamentale contributo del Comune di Castelnuovo) stanno sondando il terreno con metodi modernissimi alla ricerca di una grande Villa risalente al VII Secolo A.C.
Uno sguardo sul “nido dell’aquila” ovvero la fortezza di Sesta o Sestaccia, uno sulla posizione della Necropoli del Poggione (il cui carro del principe si trova al Museo Corboli di Asciano) una strada profumata di nipitella che conduce a Cetamura (dove si trova un arco etrusco di pregiata fattura) e a un altro notevole panorama, passando per le terrazze coperte di olivi di Scandelaia, tornando in ripida discesa verso Villa a Sesta e passando per delle vigne nei cui filari sgorgano commoventi papaveri.
Il gruppo “Sarrocchi Solidale” nasce con lo scopo di raccogliere fondi per l’inclusione scolastica e per il contrasto al disagio socio-economico; le somme raccolte sono destinate all’acquisto di libri di testo da dare in comodato e a sostenere economicamente la partecipazione degli studenti del “Sarrocchi” meno fortunati alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione