
MONTERIGGIONI. Il MaM – Museo Archeologico di Monteriggioni è oggi un esempio virtuoso di come un’istituzione culturale possa farsi promotrice attiva di benessere e inclusione, in linea con i più avanzati principi della museologia contemporanea (UNESCO 2015, definizione ICOM). Il museo non è più solo luogo di conservazione e divulgazione, ma spazio democratico di partecipazione, condivisione e supporto alle fasce più fragili della popolazione. Dal 2024 ha aderito stabilmente alla rete Musei Toscani per l’Alzheimer (MTA), contribuendo in maniera significativa allo sviluppo di nuovi modelli di welfare culturale.
Con il progetto “Storie nella Storia”, il museo propone con continuità percorsi rivolti alle persone con demenza e ai loro familiari (carers), facendo leva sull’archeologia come potente strumento comunicativo ed evocativo. Oggetti, contesti e storie del passato diventano occasione per stimolare ricordi, emozioni, fantasia e relazioni, in un ambiente accogliente e privo di giudizio. Il progetto è frutto della collaborazione tra archeologi e professionisti geriatrici, ed è guidato per l’Università di Siena (Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, Dipartimento di Eccellenza 2023–2027) dall’archeologa Alessandra Nardini, affiancata da Cristina Menghini, da Federico Salzotti di Archeotipo srl, ex spin-off accreditato dell’Università di Siena, da Luca Albanese, operatore della Fondazione Territori Sociali Altavaldelsa. Il Comune di Monteriggioni sostiene con convinzione questo approccio, riconoscendo nel museo un presidio sociale a servizio della comunità.
Ogni appuntamento si apre con un momento conviviale (colazione o merenda), seguito da attività inclusive che sfruttano il patrimonio museale per stimolare la narrazione, l’espressione e la socializzazione. Gli incontri terminano con la consegna di una fotografia ai partecipanti come ricordo della giornata. A conclusione dei percorsi, viene distribuito un libretto che raccoglie l’esperienza, le immagini e le storie emerse durante gli incontri. Il progetto intende promuovere il benessere attraverso l’esperienza culturale, favorire l’inclusione sociale e combattere l’isolamento, supportare i familiari e creare nuovi canali di comunicazione, offrire un modello replicabile di prescrizione sociale e museoterapia.
L’impatto del progetto è stato estremamente positivo: i partecipanti – sia persone con demenza che caregivers – hanno manifestato un alto livello di gradimento, e le loro parole hanno confermato il valore di esperienze che mettono la cultura al servizio del benessere. Proprio per questo motivo, il MaM è stato scelto come una delle sedi ufficiali dell’Alzheimer Fest 2025, riconoscimento che conferma la qualità dell’impegno intrapreso. Grazie alle sue caratteristiche architettoniche e alla sua accessibilità, il museo di Monteriggioni si propone come modello di riferimento per tutta la provincia di Siena, in particolare come primo caso insieme al Santa Maria della Scala. Il programma è inserito anche nel calendario ufficiale dei Musei Toscani per l’Alzheimer, rendendo l’offerta accessibile anche a partecipanti da fuori provincia.
Il MaM continua così a raccontare storie… ma soprattutto a crearne di nuove, restituendo alla comunità un luogo in cui la cultura è cura, relazione e futuro.