Bilancio positivo per la 21a edizione dell’iniziativa alla cui programmazione contribuiscono molte associazioni culturali oltre a Comune e Fondazione Elsa/Politeama. La kermesse tornerà nel 2026

POGGIBONSI. La 21a edizione del Festival Piazze d’armi e di città chiude e saluta il pubblico che l’ha amato e seguito citando alcuni dei numeri che lo hanno caratterizzato in questo 2025.
In tutto sono stati proposti ventidue eventi. Tra questi contiamo sette spettacoli di teatro con tre anteprime regionali, sei spettacoli di danza contemporanea, con un’anteprima nazionale e tre regionali. A questi si sono aggiunti sei concerti, un laboratorio per bambini e famiglie e due masterclass di danza.
Non sono soltanto numeri. Queste cifre rappresentano soprattutto i giorni, distribuiti nell’arco di due mesi, in cui a Poggibonsi c’è stato uno spettacolo dal vivo. Sono il frutto di un lavoro di programmazione, organizzazione e produzione che coinvolge, in fasi diverse, tantissime persone.
A cominciare dalle associazioni che hanno contribuito a proporre eventi e spettacoli: Compagnia Adarte, Staccia Buratta, Amici di Staggia, Associazione Timbre e Music Pool in collaborazione con Via Maestra Centro Commerciale Naturale.
L’organizzazione e la promozione del Festival sono di Fondazione Elsa Culture Comuni, mentre la sua realizzazione è resa possibile dal finanziamento del Comune di Poggibonsi e del Ministero della Cultura, quest’ultimo con un contributo destinato alle iniziative del cartellone Discipline(s), nel quale si inserisce a pieno titolo anche l’intero Festival Piazze d’Armi e di Città con tutti i suoi appuntamenti, di volta in volta destinati sia a un pubblico adulto sia a un pubblico di famiglie.
Una programmazione che ha visto arrivare a Poggibonsi spettacoli di alto livello, tra anteprime, sia nazionali che regionali, e appuntamenti ormai rodati e apprezzati da spettatrici e spettatori.
Anche la scelta dei luoghi, che ha spaziato dal teatro Politeama, sia con le sale al suo interno, sia con il dehors delle piazze Rosselli e Berlinguer, fino al Cassero della Fortezza, ha permesso di vivere agli artisti e al loro pubblico una sorta di Poggibonsi diffusa.
La città ha ospitato nomi altisonanti, come quello di Tullio Solenghi con il suo omaggio a Paolo Villaggio, lavori improntati su temi di grande impegno e attualità, come Polvere – Dialogo tra uomo e donna, Le Bakkanti e La Bella e la Bestia. Altri eventi, come La difficilissima storia di Ciccio Speranza, La notte dei bambini e Trashhhh!!!, hanno commosso profondamente e fatto ridere allo stesso tempo, fornendo spunti di divertimento e riflessione anche a un pubblico più giovane.
La musica ha avvolto questa edizione del festival sia nelle fasi precedenti l’apertura vera e propria, con Rita Marcotulli, Anaïs Drago e Giovanni Benvenuti, sia nelle parti finali, con The Moocher, Ossa di cane e i Superbad, la band fiorentina alla quale è stato affidato il gran finale.
Nel mezzo, anche un festival di danza con esibizioni e masterclass, e l’evento speciale dedicato quest’anno allo scrittore svizzero Friedrich Dürrenmatt.
“Piazze d’armi e di città – dice l’assessora Elisa Tozzetti, con deleghe a Istruzione, Formazione e Politiche Culturali – ha animato questi primi mesi dell’estate con spettacoli di grande qualità per tutti i gusti e fasce di età diverse. Ringrazio Fondazione Elsa, il coordinatore Luca Losi, tutte le associazioni che hanno collaborato al festival e tutti e tutte coloro che hanno partecipato. L’estate poggibonsese prosegue con altri appuntamenti fra cui le aperture straordinarie dell’Archeodromo e Calici di Stelle. Appuntamenti che ci accompagneranno fino a settembre grazie alla programmazione condivisa con tante associazioni del territorio”.
Il Festival Piazze d’armi e di città ringrazia e dà appuntamento al 2026.