Approvati a maggioranza i due ordini del giorno (il primo presentato dal Forum per la Pace) dopo una discussione che ha portato a un confronto costruttivo tra le parti

COLLE DI VAL D’ELSA. Opposizione di centrosinistra soddisfatta dopo il lungo consiglio comunale di mercoledì pomeriggio per l’accoglienza riservata agli ordini del giorno sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sul sostegno della legge per la regolamentazione del fine vita.
Una seduta in parte rallentata, ma allo stesso tempo resa maggiormente fruibile anche in streaming dalle innovazioni tecnologiche riguardanti il nuovo sistema di prenotazione e intervento. “Un processo di digitalizzazione – come ha detto l’assessore Daniele Tozzi – che va a completare quanto già portato avanti dal consigliere Enrico Galardi nel corso della precedente amministrazione”.
Il punto 15 del programma, l’Ordine del Giorno presentato dal “Forum per la Pace”, ai sensi dell’articolo 16 dello Statuto Comunale, per il riconoscimento dello stato di Palestina, è stato approvato con 14 voti favorevoli e tre astensioni, dopo una discussione lunga e costruttiva.
Lo stesso è avvenuto con il punto 21, l’ultimo della lista, riguardante l’Ordine del giorno presentato da Pd e Colle per Vannetti Sindaco, a sostegno dell’iniziativa legislativa della Regione Toscana per la regolamentazione del fine vita, passato con 13 voti a favore e 4 contrari.
La discussione sul riconoscimento dello Stato di Palestina, rimasta incagliata per un po’ su alcuni distinguo di natura diplomatica, si è sciolta quando è stato chiarito che il senso principale del quesito, giunto in consiglio grazie alle numerose firme di cittadine e cittadini, riguardava essenzialmente la scelta di posizionarsi a favore di una pace giusta e duratura.
“Saremo ricordati come la generazione che non ha fatto niente contro un genocidio – ha detto il capogruppo del centrosinistra Riccardo Vannetti -. Oggi il nostro voto è solo politico e come uomini e donne diciamo basta all’orrore che ormai è entrato nel nostro quotidiano. Spero in un parere unanime al fianco di chi oggi ha soltanto dolore e distruzione accanto a sé”.
Enrico Galardi ha spiegato la genesi dell’Ordine del Giorno, dalla forte valenza simbolica per la condanna delle azioni del governo israeliano di Netanyahu che ha causato a oggi oltre 55mila morti. Galardi ha anche richiamato la mozione presentata dall’allora maggioranza di centrosinistra nell’ottobre 2023, dopo l’attacco di Hamas, ricordando come l’allora opposizione (oggi al governo della città) per lo più reagì abbandonando l’aula e scegliendo di non votare. “Poi magari oggi si vedono gli stessi fare post strappalacrime sui social solo per raccogliere qualche like” ha aggiunto il consigliere Dem. “Il fatto è che quando siamo chiamati a dimostrare coraggio, non ce l’abbiamo. Ma il coraggio oggi lo chiedo prima di tutto al Governo Italiano. Hamas non è il popolo palestinese, come il popolo israeliano non è il suo governo. La democrazia non è rappresentata dalla potenza e dalla brutalità sui più deboli”.
Domenico Ponticelli, capogruppo di Colle per Vannetti Sindaco, ha richiamato a un cambio di passo anche nel nostro piccolo. “Questo ordine del giorno è di nascita popolare, se si aggiunge alla spinta di tutti gli altri piccoli movimenti, un Comune dopo l’altro, può portare anche il Governo al coraggio di riconoscere lo Stato di Palestina”.
Particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Francesco Cavalieri che, grazie agli studi approfonditi sulla materia, concretizzati nella tesi di laurea sul conflitto israelo-palestinese, è risalito ai problemi vissuti da quella popolazione già a partire dalla fine dell’Ottocento, e non solo negli ultimi 78 anni. Un intervento importante a livello storico che, nello spazio di poco tempo, ha permesso di ampliare la conoscenza di ognuno sulle origini del conflitto in Medio Oriente e che per questo ha riscosso molti ringraziamenti, anche da parte dello stesso sindaco.
L’approvazione dell’ordine del giorno sul fine vita (13 voti a favore) ha quindi chiuso la lunga seduta consiliare. Il centrosinistra ha evidenziato il vuoto normativo che crea non solo confusione, ma anche discriminazione in quanto, come puntualizzato da Vannetti, porta solo chi ha possibilità economiche a poter approfittare della possibilità di scegliere. Dai banchi della maggioranza sono giunti apprezzamenti per il documento, con richiami alla necessaria tutela della dignità di ogni essere umano, in ogni fase della vita.