Responsabili del ferimento alcuni reclusi del reparto Alta Sicurezza

SAN GIMIGNANO. Nella giornata di ieri (4 luglio) è avvenuta un’aggressione da parte di alcuni detenuti del reparto Alta Sicurezza contro l’agente di Polizia penitenziaria addetto all’osservazione della sezione. Non sono noti i motivi del gesto che ha comportato il ricovero in ospedale dell’agente che ha riportato diverse fratture.
Il sindacato UILPA Polizia Penitenziaria di San Gimignano denuncia “le precarie condizioni in cui lavora il personale di Polizia penitenziaria, che si ritrova a fronteggiare una popolazione detentiva che, nonostante le molteplici attività autorizzate ed organizzate dalla direzione, non ultima la diretta live dall’istituto con la piazza di San Gimignano per l’evento “nottilucente”, sembra essere chiusa ad ogni tipo di rieducazione, sfogando la propria frustrazione su chi ogni giorno adempie ai propri compiti istituzionali. Inoltre tutte le attività e corsi organizzati per il trattamento dei detenuti sono a discapito dell’esiguo numero di addetti alla sicurezza, che soprattutto nel turno serale, si ritrovano a dover gestire flussi di detenuti che si recano ai vari corsi ed eventi, senza quindi poter assicurare l’ordine e la sicurezza.
Purtroppo a rendere ancora più tesa la situazione è il sovraffollamento che da una parte toglie spazi ai detenuti e dall’altra incrementa notevolmente i carichi di lavoro del personale penitenziario.
Porgendo la propria solidarietà ed augurando una veloce guarigione all’agente vittima dell’aggressione, il sindacato UILPA Polizia Penitenziaria auspica che vengano presi seri provvedimenti dalla direzione volti a migliorare non solo le condizioni psicofisiche dei detenuti reclusi, ma soprattutto del personale addetto alla sicurezza che ormai, dati gli ultimi eventi, ha perso fiducia in chi dovrebbe assicurare una adeguata vita lavorativa ai propri dipendenti.
Si spera che i detenuti che hanno messo in atto questa vile aggressione siano posti subito in partenza e che a livello locale la Direzione apra un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali per analizzare questo evento e trovare soluzioni immediate alle aggressioni al personale perché è inaccettabile che si verifichino ove vi sia un avanzato trattamento”.