Primo atto del Centro studi intitolato a Leone Piccioni, profondo estimatore di Pienza. Seguiranno iniziative culturali rivolte alla comunità, soprattutto ai giovani

PIENZA. Grande partecipazione di pubblico, a Pienza, all’inaugurazione della mostra “Leone Piccioni e l’arte contemporanea a Pienza. Collezioni e opere dagli anni 70 a oggi”, a cura di Nicola Fano e Gloria Piccioni, allestita nelle accoglienti sale del Museo della Città.
A esercitare un forte richiamo sicuramente l’esposizione di ottanta opere di grandi firme internazionali del ‘900 (Braque, Burri, Carrà, Fontana, Manzù, Rosai, Mirò, Schifano, Cagli, Arnaldo Pomodoro, Tamburi, Primo Conti sono alcuni nomi), affiancata ad una raccolta di realizzazioni di artisti pientini, alcuni già consolidati, altri emergenti. Dunque, una concentrazione di capolavori che raramente si può trovare in un piccolo centro di provincia.
Ma il pubblico ha reagito con passione e affetto anche al ricordo di Leone Piccioni, critico, animatore culturale, dirigente illuminato e coraggioso della Rai, e del suo fortissimo legame con Pienza.
“Pienza è un grande dono che ci ha fatto mio padre – ha detto Gloria Piccioni, figlia di Leone, co-curatrice della mostra –, ci ha insegnato ad amarla e ad amare gli amici incontrati. A Pienza mi sento veramente accolta, a casa, come si sentiva mio padre, e non è stato difficile raccogliere la sua eredità, continuando a dialogare con questo luogo, anche in suo nome. Il Centro studi Leone Piccioni, che avrà sede a Pienza, raccoglierà quadri della sua collezione, parte del suo archivio letterario e della sua biblioteca, e i suoi libri d’arte, guardando soprattutto ai giovani”.
- nicola fano
- barbara jatta
- gloria piccioni
“Il ruolo della Fondazione San Carlo Borromeo – ha spiegato Giampietro Colombini, presidente di questa istituzione – è sostenere iniziative culturali e dare loro continuità, soprattutto per la comunità di Pienza. La mostra è il primo atto del nascente centro studi Leone Piccioni e si pone all’inizio delle celebrazioni per i 100 dalla nascita del grande critico e intellettuale. Grazie a Gloria Piccioni, una parte della sua collezione di opere contemporanee viene esposta a Pienza, dove poi, in futuro, sarà collocata definitivamente”.
“Il metodo critico di Piccioni – ha detto il Prof. Nicola Fano, altro curatore della mostra – era entrare in relazione con l’artista per comprendere il percorso creativo ma anche per favorirlo. È un’idea strettamente legata a quella di una città ideale come Pienza, luogo che accudisce il cittadino e ne favorisce il vivere bene. Piccioni favoriva il creare, l’essere artista nel miglior modo possibile”.
Tra gli ospiti, anche la Prof.ssa Barbara Jatta, Direttrice dei Musei Vaticani, che ha definito Gloria Piccioni “un’irrefrenabile curiosa, come il padre”, dotata di altrettanto irrefrenabili energia e generosità, e ha confermato che il 13 novembre, ai Musei Vaticani, sarà inaugurata una mostra dedicata a Leone Piccioni, intitolata proprio “L’irrefrenabile curiosità”, il cui cuore è rappresentato dalle opere donate alla celebre istituzione museale da Gloria e dal fratello Giovanni, prematuramente scomparso a luglio 2024.
La Prof.ssa Micol Forti, finora curatrice della Collezione di arte moderna e contemporanea dei Musei Vaticani e prossima ad assumere la direzione del MART di Rovereto, ha detto che a Pienza “si sente il tessuto civico, culturale, etico talmente forte da essere accogliente” e ha ricordato che Piccioni, studioso straordinario, unanimemente apprezzato, “mentre era un erudito di altissimo livello, fu allo stesso tempo creatore della divulgazione culturale di massa attraverso la radio e la televisione”.
In collaborazione con la cooperativa Elicona, che gestisce anche la Biblioteca comunale, la mostra rimarrà aperta fino al 9 novembre, dal venerdì al lunedì, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30; ingresso libero.
L’iniziativa, promossa dal Comune di Pienza, dalla Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo e dal Centro Studi Leone Piccioni con Succedeoggi Libri aps, gode del patrocinio del Comitato per le Celebrazioni del Centenario della nascita di Leone Piccioni, del Ministero della Cultura, del Centro Nazionale di Studio Leopardiani Recanati e del Centro Studi Mario Luzi “La barca”. Collaborano Proloco Pienza, Valdichiana 2025, Capitale toscana della cultura, Ass. Letteraria Stefano Tuscano, Centro Commerciale Naturale e Centro Studi Leone Piccioni.