Il Consiglio regionale approva una mozione presentata da Sì-Toscana a sinistra. “Confronto aperto con i cittadini, escludere qualsiasi tipo di rischio ambientale e sanitario”

FIRENZE. Il Consiglio regionale approva una mozione a firma di consiglieri del gruppo Sì-Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, “in merito al progetto Acea di un impianto di carbonizzazione dei fanghi di depurazione di Toscana, Lazio e Umbria”. La mozione impegna la giunta regionale a “concertare con il Comune di Chiusi e Acea Ambiente srl, l’avvio di un confronto aperto con cittadini, associazioni ed esperti” e ad attivarsi “tramite gli organi competenti quali Arpat e Asl, in tutte le fasi di realizzazione del progetto industriale definitivo per una rigorosa verifica dell’effettiva efficacia della tecnologia proposta, escludendo qualsiasi rischio ambientale e sanitario”.
Il tema “è quello di un mega progetto di Acea per un impianto di carbonizzazione rifiuti nella zona di Chiusi”, spiega in aula Fattori, che parla di un “innamoramento tardivo per il carbone da parte di Acea”, che, in un impianto da realizzare nei terreni dell’ex Centro Carni, “intenderebbe trasformare i fanghi di depurazione in bio lignite, attraverso un processo di carbonizzazione idrotermale”. Si tratta, spiega Fattori, “di un progetto sperimentale di recente già bocciato dal comune di Capannori, a causa dell’impatto ambientale”. Sostegno alla mozione e voto favorevole annunciano in aula Marco Casucci (Lega nord), Stefano Baccelli (Pd) e Giacomo Giannarelli (Movimento 5 stelle).