Emissioni di formaldeide dallo stabilimento Novartis, si muovono le istituzioni

SOVICILLE. La macchina amministrativa, si sa, è lenta a recepire le richieste dei cittadini. Dopo le ripetute insistenze di alcuni residenti, dell'Associazione Filo d'Oro e del Forum Ambientalista toscano, l'Arpat ha avviato le procedure di controllo e analisi delle emissioni rilasciate dallo stabilimento Novartis di Rosia scoprendo che, effettivamente, qualcosa non andava.
Formaldeide, questa la sostanza che viene emessa dallo stabilimento. Una sostanza cancerogena di 1° livello, così come classificata dall'istituto europeo, che provoca tumori soprattutto dell'apparato oro-faringeo ed aumenta il rischio di leucemie.
La sostanza, secondo l'Arpat, non sarebbe dovuta essere presente nell'area industriale di Rosia e non doveva essere emessa da uno stabilimento che avrebbe dovuto svolgere solo attività di ricerca e non di produzione. Questa sarebbe la ragione che giustificherebbe il mancato controllo da parte degli enti preposti.
Quanto emerso dalle analisi dell'Arpat ha ovviamente prodotto una presa di coscienza da parte delle istituzioni pubbliche che, adesso, dovranno muoversi per scongiurare queste emissioni "non autorizzate" evitando così, inutili rischi per la popolazione.
E' di oggi (2 settembre) la notizia che Provincia di Siena, il Comune di Siena e il Comune di Sovicille hanno convocato per la prossima settimana un tavolo per analizzare, verificare e valutare il quadro complessivo relativo alle emissioni in atmosfera da parte di Novartis negli stabilimenti di Siena e Sovicille.

L’incontro, che si inserisce tra le azioni concordate dagli enti locali rispetto ai temi della sicurezza di cittadini e ambientale, era stato programmato a seguito delle recenti comunicazioni da parte di Arpat ai Comuni di Siena e Sovicille e l’invito formalizzato da questi ultimi a Novartis nei giorni immediatamente successivi perché l’azienda relazionasse sulle azioni intraprese. La riunione, a cui l’assessore all’ambiente della Provincia di Siena Gabriele Berni e i sindaci di Siena Maurizio Cenni e Sovicille Alessandro Masi hanno invitato Novartis, l’Arpat e l’Asl, ha l’obiettivo di chiarire il quadro conoscitivo complessivo rispetto alla vicenda. 
Ed è proprio il "quadro conoscitivo" che al momento manca di qualche tassello al centro dell'interesse dei residenti i quali si domandano "la portata" delle emissioni fino ad oggi rilasciate dalla Novartis e, di conseguenza, la "portata" di rischio per la loro salute.