Un documento fa discutere in consiglio comunale, maggioranza e opposizione
Domenico Ponticelli (Colle per Vannetti Sindaco) COLLE DI VAL D’ELSA. Scontro dell’opposizione di centrosinistra con la maggioranza in consiglio sul regolamento per i consigli di frazione. Oltre al mancato rispetto del genere femminile, al posto della bozza annunciata da discutere in commissione, è stato presentato un documento finito.
Arriva praticamente già fatto e declinato completamente al maschile. Lo schema del regolamento comunale sui consigli di frazione e di quartiere fa discutere in consiglio comunale, maggioranza e opposizione di centrosinistra.
“Si è adottato lo stesso metodo usato per la variazione dello Statuto Comunale con l’articolo 13 bis – ha detto Domenico Ponticelli, capogruppo Colle per Vannetti Sindaco -, consegnando uno schema di regolamento quasi completo che lascia poco margine a un nostro contributo”.
“Vista l’importanza della materia – è intervenuto Enrico Galardi, consigliere Pd e presidente della Prima Commissione – avevo pensato che fosse il caso di discuterla in una riunione congiunta di tutte le commissioni. In ogni caso, dalla riunione fatta a inizio estate, in cui ci era stato anticipato l’invio di una bozza che stavamo aspettando e in realtà non abbiamo mai ricevuto, ci troviamo a parlarne a cose ormai fatte in consiglio. Questo mi pare uno sgarbo istituzionale”.
Ponticelli conferma le parole di Galardi. “Ero presente anch’io e forse una bozza poteva essere veicolata prima, visto che ci era stata annunciata”.
Il capogruppo di Colle per Vannetti Sindaco ha fatto anche un appunto sulla forma del documento. “Allo scorso consiglio ho subìto una lezione rispetto al genere, limitato al solo maschile in una mozione da noi presentata. La lezione era proseguita anche nei giorni successivi con interventi sui social in cui si rimarcava questa mancanza. Ora vedo che lo schema del regolamento approvato è declinato tutto al maschile. Ritengo opportuno che sia aggiustato. Se si mettono i puntini sulle i, allora li metto anche io. Chiedo dunque che la bozza venga declinata oltre che al maschile anche al femminile. Eh sì – ha concluso Ponticelli -, sento soffiare dall’altra parte, ma l’altra volta dalla nostra parte non ha soffiato nessuno”.






