"Che proposte farebbe questa eventuale lista unitaria agli elettori? Cosa avrebbe da dire per combattere la povertà che colpisce 4.500.00. di italiani? "
VALDELSA. Ci sarà una lista unitaria della SINISTRA alle prossime elezioni politiche?
Noi pensiamo di sì e stiamo lavorando per questo obiettivo.
Ma se il “perché” dovesse essere soltanto “perché così si supera la soglia di sbarramento” allora no, il discorso non ci interessa. Il passato insegna e la sinistra a questa logica ha già dato. E perso.
Come non ci interessa partire da chi sarà il leader. Non ci sono unti dal signore a sinistra. Ci sono persone che, con tutti i loro limiti, da mesi lavorano alla base e ai vertici per favorire una possibile lista unitaria, a partire dai contenuti e dalle proposte concrete. E’ una ipotesi che non nasce oggi da qualcuno folgorato sulla via di Damasco.
Che proposte farebbe questa eventuale lista unitaria agli elettori? Cosa avrebbe da dire per combattere la povertà che colpisce 4.500.00. di italiani? Come pensa di favorire la crescita dell’occupazione? Cosa propone sull’art.18 e la tutela del lavoro in tutte le sue forme? Cosa pensa del piano energetico nazionale, delle energie rinnovabili e dei combustibili fossili? La abolirebbe la legge Bossi-Fini sull’immigrazione per sostituirla con una legge che permetta accessi legali in Italia dentro a percorsi organizzati e regolati? Vorrebbe sì o no assumere il modello del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR), che prevede il coinvolgimento dei Comuni e delle comunità locali, come riferimento fondamentale abbandonando la deleteria logica dell’accoglienza in emergenza? E’ d’accordo o no a rivedere in senso più proporzionale il sistema fiscale anche prendendo in considerazione misure sui grandi patrimoni? Cosa propone per combattere la corruzione e la mafia? E altro ancora. Non si tratta di fare il programma per l’universo mondo, né di fare improbabili liste della spesa, ma di individuare i temi principali rispetto ai quali una proposta di sinistra si distingue dalle altre e svolgerli sul piano della concretezza.
Se vogliamo, e noi lo vogliamo, dare vita a una lista unitaria tra diversi che non sia solamente un cartello elettorale destinato a non entusiasmare gli elettori e a durare fino a poco dopo la chiusura dei seggi, bisogna rispondere a queste domande, anche in una prospettiva per il futuro che vada oltre la scadenza elettorale. Risposte concrete, precise, non facili slogan buoni per fare titoli ad effetto sui giornali. E su questa sostanza prendere impegni reciproci, chiari, pubblici, e in quanto tali esigibili, con chi li condividerà e vorrà starci.
Fatto ciò si sceglierà la persona o le persone che meglio di altre potranno rappresentare questo programma, questa proposta.
Come POSSIBILE lavoriamo da mesi in questa prospettiva, con la Costituente delle Idee (https://www.possibile.com/tag/costituente-delle-idee/), con il contributo di esperti e altre organizzazioni abbiamo cominciato a mettere in fila gli argomenti e a elaborare proposte. E’ il nostro contributo concreto alla prospettiva della lista unitaria a sinistra, lo mettiamo a disposizione, sul tavolo della discussione, che non può riguardare solo i vertici nazionali, ma deve essere materia di confronto anche e soprattutto alla base e nei territori, aperti alla partecipazione di chi voglia venire, ai singoli, a comitati, a associazioni e non solo alle organizzazioni di partito. Senza rivendicare primazie e senza accettare subalternità.
Per questo il 18 giugno saremo a Roma all’appuntamento convocato da Anna Falcone e Tomaso Montanari (http://www.huffingtonpost.it/2017/06/06/ci-siamo-la-risposta-di-civati-e-fratoianni-allappello-di-fa_a_22128081/?utm_hp_ref=it-homepage).
Su questa strada noi saremo compagni di viaggio.
(Fausto Bertoncini, portavoce Comitato POSSIBILE “Pane e Rose”- Valdelsa/Siena)