Il convegno “Del primo amor non ci si scorda mai – Ranuccio Bianchi Bandinelli, Clusium 100 anni dopo” si è tenuto il 28 e 29 novembre tra Chiusi e Sarteano
CHIUSI. Si è aperto venerdì 28 novembre al Teatro Mascagni di Chiusi il convegno “Del primo amor non ci si scorda mai – Ranuccio Bianchi Bandinelli, Clusium 100 anni dopo”, un’iniziativa di Valdichiana 2025 dedicata alla figura di Ranuccio Bianchi Bandinelli, archeologo e storico dell’arte senese di fama internazionale, che effettuò le sue prime ricerche nel territorio di Chiusi tra il 1922 e il 1923, che culminarono nella pubblicazione nel 1925 della carta archeologica edita nel volume “Clusium. Ricerche archeologiche e topografiche su Chiusi e il suo territorio in età etrusca”, la pietra miliare degli studi su Chiusi etrusca e il suo territorio.
Nel corso delle giornate del 28 e 29 novembre, tra Chiusi e Sarteano, il convegno ha ospitato oltre 25 studiosi e studiose, che attraverso 24 relazioni scientifiche hanno restituito un quadro aggiornato dell’archeologia della Valdichiana senese, dalla protostoria all’età tardo antica. Un contributo di altissimo valore, i cui risultati saranno raccolti e pubblicati negli atti ufficiali.
Venerdì 28 novembre, alle ore 18, si è tenuta anche l’inaugurazione della mostra “Un giovane di belle speranze… Ranuccio Bianchi Bandinelli 1922-1929: i primi passi di un archeologo”, ospitata presso il Museo Nazionale Etrusco di Chiusi: un percorso inedito che racconta gli anni formativi dello studioso e le tappe che lo portarono a diventare una figura di riferimento internazionale. Sarà possibile visitare la mostra al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi fino a marzo 2026.
Il convegno si è concluso domenica 30 novembre con tre visite guidate gratuite che hanno registrato un’ottima partecipazione: al Parco di Belverde di Cetona,allo scavo del Santuario di San Casciano dei Bagni e al Museo Civico di Chianciano Terme.
L’intero convegno è ora disponibile su YouTube ai seguenti link:






