
di Leonardo Mattioli
CHIANCIANO TERME. Pochi mesi di lavoro e la Commissione consiliare per il sostegno al sistema produttivo della cittadina istituita ad agosto scorso dall'amministrazione di Chianciano ha concluso i lavori e sta per presentare le conclusioni che sono state approvate all'unanimita' da tutti i propri componenti compresa la minoranza di centro destra e le associazioni di categoria.
Spetta adesso al prossimo Consiglio Comunale il definitivo varo.
La "Commissione Giani", come e' stata chiamata perche' presieduta dall'assessore Sergio Giani (foto), ha svolto un approfondito e accurato lavoro di analisi della drammatica situazione del sistema produttivo chiancianese e ha avanzato delle proposte che, se realizzate, potrebbero permettere alla cittadina di rilanciarsi attraverso il recupero delle presenze turistiche e termali ospitate nelle strutture ricettive di Chianciano e del territorio anche con tutte le ricadute positive sui livelli occupazionali.
Proposte che puntano inizialmente su un accordo tra associazioni di categoria, i confidi e uno o piu' istituti bancari e le istituzioni pubbliche e che si basano su due aspetti fondamentali: 1) il riposizionamento sul mercato turistico nazionale e internazionale delle singole aziende oggi prive di motivazioni imprenditoriali, organizzative e tecniche attraverso i necessari supporti finanziari, economici e consulenziali per portare avanti un piano industriale dopo un primo gratuito check up aziendale; 2)la costituzione di un fondo per il sostegno produttivo di Chianciano. Un fondo che possa avere una dotazione di tre milioni di euro.
"Calcolando a un tasso di interessi del 4% il periodo di preammortamento di tre anni degli investimenti eseguiti, con tale cifra – si legge nella proposta della Commissione Giani – potrebbero essere integralmente coperti gli oneri per un capitale complessivo pari a 25 milioni di euro".
Insomma e' convinzione della commissione consiliare che si possa superare la sfiducia generalizzata "partendo dalla singola azienda, debole e impoverita, accompagnandola con una sorta di sistema incentivante teso a rendere possibile quello che oggi puo' essere solo considerato un mezzo miracolo: la ripresa effettiva e la messa in sicurezza delle aziende alberghiere di Chianciano".
Quanto alla costituzione del "Fondo", la Commissione esclude il coinvolgimento delle realta' locali ma si riferisce alle istituzioni superiori come la provincia e la regione. Rimangono da sciogliere alcuni nodi e tra questi la struttura che deve coordinare e gestire il tutto, compreso il meccanismo nei suoi aspetti tecnico-finanziari, e un comitato tecnico che deve valutare i piani industriali prima di passare al sistema creditizio. Probabilmente per questi aspetti servira' un tavolo di valutazione che deve essere deciso successivamente a livello politico.