In cenrtro storico un progetto unico di dialogo tra Islam e Occidente
CHIANCIANO TERME. Nel cuore della Toscana termale, dove il Rinascimento incontra le colline senesi, nasce un progetto culturale senza precedenti: una “Piccola Gedda” nel centro storico di Chianciano. L’iniziativa, promossa da Roberto Gagliardi, fondatore del Museo d’Arte di Chianciano, nasce con l’obiettivo di creare un ponte tra il mondo islamico e quello occidentale, unendo arte, cultura e integrazione sociale.
Nelle gallerie d’arte del centro storico, il progetto aspira a diventare un vero ponte tra culture.
Il Museo d’Arte Contemporanea di Chianciano, da anni punto di riferimento per la cultura, apre ora un nuovo capitolo della sua storia: la creazione di una cittadella ispirata all’antico quartiere di Al-Balad, a Gedda (Arabia Saudita), patrimonio UNESCO e simbolo della convivenza culturale.
L’idea è di trasformare piazza Matteotti in un luogo di incontro tra mondi: botteghe artigiane, spazi espositivi, mercatini di prodotti arabi, atelier di artisti, luoghi di dialogo spirituale e interculturale.Un progetto che unisce visione artistica, rigenerazione urbana e responsabilità sociale, con una chiara idea progettuale già definita.
Il progetto nasce anche dalla constatazione di una difficoltà reale: molti giovani migranti, arrivati in Italia da Paesi lontani, faticano a trovare spazi di espressione e integrazione.
Attraverso la cultura e la creatività, “Piccola Gedda” offrirà occasioni di partecipazione, formazione e lavoro, trasformando l’arte in un linguaggio comune e in un’occasione di crescita reciproca.
“L’arte è il linguaggio universale che può unire ciò che la politica spesso divide” – spiega Roberto Gagliardi. – “Da anni Chianciano ospita artisti di tutto il mondo; oggi vogliamo fare un passo oltre e dare alla città un ruolo pionieristico nel dialogo tra Europa e Medio Oriente.
Un asse culturale tra Toscana e Arabia Saudita
Il progetto ha già suscitato l’interesse di partner e investitori provenienti dall’Arabia Saudita, affascinati dall’idea di creare in Toscana un luogo che celebri la propria identità culturale in dialogo con quella occidentale.
Un gruppo saudita, in particolare, ha manifestato un concreto interesse per Chianciano Terme, riconoscendo nella sua posizione geografica e nella conformazione della piazza Matteotti un punto di forza unico.
La possibilità di realizzare una cittadella integrata che occupi l’intera piazza ha spinto il gruppo a valutare la possibilità di acquistare o affittare tutte le location disponibili, per sviluppare un progetto pilota destinato a diventare un modello di cooperazione internazionale tra arte, turismo e cultura. Un’idea che ha una valenza turistica fuori dall’ordinario: le 13 gallerie di piazza Matteotti verranno trasformate in spazi permanenti dedicati a questo scambio culturale.
“Piccola Gedda non sarà solo un progetto architettonico, ma una nuova idea di cittadinanza culturale – spiega ancora Roberto Gagliardi –. Un luogo dove arte, spiritualità, accoglienza e turismo dialogano nel rispetto reciproco. Islam e cristianesimo condividono più di quanto si pensi: figure comuni, valori di pace, rispetto e ospitalità. Conoscersi attraverso l’arte significa imparare a convivere.”






