
I dati e le attività del Centro negli ultimi tre anni sono stati illustrati da Federica Casprini, assessore alle pari opportunità del Comune di Colle di Val d’Elsa, durante l’ultima seduta del consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e cittadini, in maniera crescente, sul ruolo e le attività di questa struttura intercomunale. Il Centro, infatti, è un’istituzione a servizio dei Comuni di Radicondoli, Casole d’Elsa, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi ed è gestito dalla Fondazione Territori Sociali Alta Valdelsa. La sua sede è presso la Casa del Popolo a Colle, in via Oberdan, dove un'operatrice svolge il servizio di accoglienza con due aperture settimanali: il martedì, dalle 10 alle 13 e il giovedì, dalle 17 alle 19.
“Una delle attività fondamentali del Centro – ha spiegato Casprini – è l'accoglienza, perché favorisce un dialogo con le donne del territorio e ci permette di avere una finestra sull’universo femminile locale in chiave di genere. Tra le richieste principali di chi si rivolge al Centro pari opportunità Valdelsa – ha continuato l’assessore – c’è il lavoro, sia nella fase di ricerca urgente che in quella di orientamento. Negli ultimi anni, la struttura ha partecipato e sostenuto progetti realizzati grazie alle risorse del Fondo Sociale Europeo, offrendo consulenze come il conselling, l’orientamento alla ricerca di lavoro e all’impresa e l’informazione sui finanziamenti per l’avvio di imprese. Oggi, questi finanziamenti sono stati sospesi, purtroppo, ma stiamo cercando di sopperire con riferimenti esterni per poter continuare ad accompagnare la donna nella ricerca di un’occupazione”.
L’assessore ha, poi, ricordato le numerose attività e iniziative promosse nel corso dei tre anni per sviluppare una cultura che valorizzi le differenze di genere e quelle culturali e sensibilizzi sui temi legati alla violenza di genere. “Il Centro – ha detto Casprini – ha lavorato per costruire una rete fra istituzioni e associazioni del territorio e per creare una prassi comune nell'affrontare la violenza sulle donne, gestendo, in questi casi, l’attività di sostegno in stretta collaborazione con l’associazione ‘Donne Insieme Valdelsa. Il Centro, inoltre, si occupa anche di sostenere finanziariamente la supervisione dei casi da parte di una psicologa esperta in materia, garantendo la qualità delle prestazioni svolte e tutelando le volontarie impegnate in mansioni così difficili”.
“Quando vengono affrontati casi di violenza – ha sottolineato ancora Casprini – lo scopo ultimo è quello di costruire, con le donne, un progetto che consenta di attivare una strategia di vita libera dalla violenza, ricorrendo anche a una serie di strumenti giuridici che devono essere adattati all'urgenza. La consulenza giuridica è, quindi, un’ulteriore prestazione di qualità resa dal Centro a sostegno delle donne in difficoltà con un primo orientamento. La prosecuzione del percorso legale, poi, viene scelto e assunto dalla donna. Le risorse dedicate a questo intervento sono state di circa 30 ore annue, con un incremento progressivo negli anni”. “Per l’anno 2010 – ha chiuso l’assessore – il Centro ha proposto un progetto per promuovere la cittadinanza di genere, che prevede l’attuazione di interventi educativi nelle scuole primarie e secondarie della Valdelsa, con il coordinamento dell’amministrazione provinciale di Siena, in base all’accordo territoriale di genere sottoscritto lo scorso giugno da tutti i Comuni della provincia insieme ad altri soggetti”.