
di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Sarà ricordato per la sua celerità il palio del 2010. Mezz'ora prima della mossa ufficiale, prevista per le 19, le quattro contrade (Borgo, Castello, Coro, Voltaia) sono già pronte a partire e il bravo mossiere Massimiliano Narduzzi di Anguillara Sabazia, alle 18.45, dopo che il Cupello – l'artistico piatto assegnato alla contrada che sfila meglio e realizzato quest'anno dall'artista senese Cecilia Rigacci coadiuvata dal "coltellinaio" buonconventano Mauro Cerretani – è andato in premio a Coro, chiama le contrade ai canapi, nell'ordine Coro, Castello, Voltaia e Borgo.
Senza le attese estenuanti degli anni passati e con due soli richiami a Castello e Borgo, dopo qualche minuto il mossiere vede l'allineamento giusto (nel palio di Piancastagnaio non c'è rincorsa) e abbassa i canapi.
Borgo scatta, affrontando in testa la prima curva dell'ovale, seguito da Voltaia, Castello, Coro. Con questo ordine, senza alcun sorpasso, quasi in fila indiana e mantenendo presso a poco la stessa distanza fra un cavallo e l'altro, Borgo, con il fantino Giovanni Atzeni detto Tiddia a pelo del forte Aberrant, taglia per primo la linea dopo i quattro giri e mezzo della pista. Eppure sembrava che lo stesso Tiddia non potesse essere presente e ieri sera alla provaccia a difendere i colori della contrada giallo azzurra (un'accoppiata di colori quest'anno decisamente vincente nei palii) c'era il fantino Andrea Farris.
Invece alla segnatura ufficiale di questa mattina Tiddia, annunciato già da aprile come fantino di contrada, era regolarmente presente. L'entusiasmo con cui era stato presentato e il clima di fiduciosa attesa creato, trovano ampia giustificazione nell'esito della carriera e così il bel cencio dipinto da Rosalba Parrini va ad arricchire la già cospicua collezione della contrada alla Pinetina di piazza Belvedere.
Non sono neanche le 19 e tutto è finito, nel migliore dei modi, senza alcun patema, senza alcun risvolto tragico, senza polemiche, a parte lo scontato mugugno di qualche contradaiolo deluso. Di questi tempi, con quello che avviene nei palii, non è poco. E non è certo solo frutto della casualità. Non si possono fare nomi ma tutti a Piancastagnaio, dalle contrade al Comune, dall'assessore delegato al palio ai dipendenti comunali, dal Magistrato delle Contrade al mossiere, dai figuranti alle comparse, insieme a tanti altri che non si possono ricordare ma che a vario titolo hanno contribuito, si sono attivati per la regolarità della carriera e della manifestazione nella sua interezza.
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