Pd: "Tutti contro la richiesta del centrosinistra"

COLLE DI VAL D’ELSA. Il consiglio comunale boccia la mozione con cui il centrosinistra chiede di boicottare la vendita di farmaci di produzione israeliana nelle farmacie comunali, così come avvenuto in tantissime altre città italiane.
La mozione “per una filiera farmaceutica etica e contro il profitto derivante dai conflitti” è stata presentata in aula dal consigliere Dem Francesco Cavalieri.
Il documento del centrosinistra avrebbe impegnato sindaco e giunta a “verificare la possibilità, laddove compatibile con le normative vigenti e senza compromettere il diritto alla salute, sacro ed inviolabile, di adottare misure valutando con i responsabili dei servizi farmaceutici comunali l’opportunità di escludere dai canali di approvvigionamento prodotti provenienti da aziende israeliane o a capitale israeliano coinvolte nel conflitto o nel sostegno alle politiche del Governo Netanyahu; aderire a reti di enti locali e associazioni che promuovono una “filiera etica” nei settori della sanità e del commercio; promuovere iniziative pubbliche di informazione e sensibilizzazione sui temi della pace, della cooperazione internazionale e della giustizia sociale”.
Nella sua esposizione Francesco Cavalieri ha evidenziato le fragilità e l’insussistenza del cosiddetto piano di pace voluto da Donald Trump, che non considera affatto molti punti necessari a garantire la sopravvivenza e un futuro pacifico e dignitoso alla popolazione palestinese.
Parole dure, quelle del politico colligiano, che ha definito il presidente Usa “scellerato” e “narcisista”, ma necessarie per poter puntare l’attenzione sugli interessi economici enormi che il mondo Occidentale coltiva con il conflitto in Medio Oriente. Un aspetto testimoniato dall’aumento vertiginoso dei guadagni per le multinazionali che producono armamenti, registrato in particolare negli ultimi due anni, e che vedrà altri appetiti, soprattutto nel settore edilizio, scatenarsi sull’area di Gaza completamente da ricostruire dopo la distruzione operata dall’esercito israeliano.
Dai consiglieri di maggioranza si sono levate voci a sostegno dell’accordo di Trump sul cessate il fuoco, purtroppo continuamente disatteso. Qualcuno ha citato Cicerone, “meglio una pace ingiusta di una guerra giusta”, altri si sono richiamati alla necessità di continuare a garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini. Altri, dal centrodestra, hanno puntato l’attenzione sui fatti del “7 ottobre”.
Cavalieri, studioso del conflitto israelo-palestinese, ha risposto punto per punto alle diverse osservazioni fino a stilare la lista degli attacchi di Israele ai palestinesi a partire dal 1948. Alla fine della discussione la mozione ha ricevuto 11 voti a sfavore dalla maggioranza e dall’opposizione di centrodestra e 3 a favore dal centrosinistra.
La presentazione del documento, come ha spiegato il consigliere Dem, non ha avuto un percorso lineare. Una volta depositata, è stata infatti ritirata nell’attesa che si chiarisse la situazione introdotta dall’intervento del presidente Usa Donald Trump, convinto di poter riportare la pace nella Striscia di Gaza.
Naturalmente, ha spiegato Cavalieri, un’eventuale accordo di pace non dovrebbe interrompere o addirittura cancellare le sanzioni contro Israele, colpevole di aver sferrato continui attacchi alla popolazione palestinese, causando quasi 200mila morti, di cui moltissimi civili e tanti bambini.
Il consiglio comunale di Colle di Val d’Elsa, nella sua maggioranza, non ha ritenuto di dover concretizzare un segnale seppur piccolo, contro la strage di palestinesi messa in atto dal governo di Netanyahu.
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È possibile rivedere la discussione avvenuta nel consiglio comunale del 20 ottobre su https://colledivaldelsa.consiglicloud.it/home a partire dal minuto 1,43.