Presentato un progetto per un impianto fotovoltaico enorme

SOVICILLE.Dall’Associazione Per un uso sociale di Ampugnano riceviamo e pubblichiamo.
“Quanto sta succedendo a Sovicille ha dell’incredibile, non bastava tutta la vicenda di Ampugnano a suscitare forti preoccupazioni, rispetto al progetto di “rilancio” annunciato da ENAC, che tra l’altro, oltre all’incremento dei voli, prevede la realizzazione di un impianto fotovoltaico su di una superficie di 20ha con un forte impatto ambientale. Ora, del tutto in sordina, viene fuori che sulla piana di Rosia di fronte ai borghi di Torri e Stigliano è stato presentato un progetto per la realizzazione di un impianto agrivoltaico su una superficie di 238ha (2,38 kmq), dieci volte più grande di quello su Ampugnano.
Sul sito della Regione Toscana che ha pubblicato l’avviso per le osservazioni per la verifica di assoggettabilità alla VIA (Valutazione Impatto Ambientale) e che scadranno il 4 Settembre, leggiamo: “Il progetto riguarda la realizzazione di un impianto agrivoltaico avanzato avente potenza nominale pari a 128 Mwp con potenza massima in immissione di 115,50 MW, da realizzarsi nel Comune di Sovicille (SI). L’impianto fotovoltaico si estenderà su una superficie di terreno di 238 ha a destinazione agricola e sarà costituito da 180.320 moduli fotovoltaici con potenza nominale pari a 710 W, del tipo bifacciali e installati su strutture a inseguimento solare (tracker). La producibilità elettrica stimata è di 273,45 GWh all’anno. Nell’area destinata all’impianto agrivoltaico verrà praticata la coltivazione di prato avvicendato di Erba medica ed altre colture erbacee. L’energia elettrica prodotta sarà immessa in rete, con allaccio alla Stazione Elettrica (SE) di Terna Rete Italia Spa denominata “Pian della Speranza” previo incremento della capacità di trasformazione.”.
Se questo progetto dovesse essere realizzato assisteremmo ad un tale stravolgimento degli attuali connotati del territorio che sicuramente avrà anche forti ripercussioni sull’economia di Sovicille, di cui il turismo rappresenta una componente essenziale.
Se si consentirà la realizzazione a terra di impianti di così vaste dimensioni la cosa sarebbe del tutto paradossale, perché quasi tutto il territorio di Sovicille è assoggettato al vincolo paesaggistico e è alquanto difficile ottenere il permesso per installare qualche mq di pannelli sui propri tetti.
E’ facile comprendere quale sarà la reazione di un turista che visita il Chiostro di Torri e che volgerà lo sguardo sulla piana trovandosi di fronte un mare di pannelli solari. Ma gli abitanti stessi non potranno mai sopportare un simile ferita sul loro territorio.
Una cosa è certa, come ci stiamo opponendo con forza insieme ad altre organizzazioni di cittadini ai progetti di ENAC su Ampugnano, altrettanto faremo per impedire che il nostro Comune continui ad essere considerato terra di nessuno, sul quale effettuare enormi speculazioni.
Nessuno, tanto meno noi, siamo contrari alla transizione energetica, ma il modello che abbiamo in mente è un altro, con impianti piccoli, diffusi sul territorio e non speculativi”.