Stimolante incontro con Aperidee all’Enoteca Savino
TORRITA DI SIENA. Robot che sviluppano i propri sensi per ‘annusare’ e togliere all’uomo le fasi ridondanti del suo lavoro. Oppure occhi contabili che riconoscono fatture in sequenza e snelliscono i compiti di chi deve contabilizzarle. Sono due delle applicazioni per l’intelligenza artificiale che le piccole imprese stanno sviluppando tra Siena, Valdelsa e Valdichiana: le hanno raccontate i portatori di esperienze intervenuti giovedì sera a all’Enoteca Sa Vino di Torrita di Siena per Aperidee, la serie di assaggi di futuro prima di cena ideata da Confesercenti. “A/O AI – intelligenti, artificiali” era il tema della conversazione, subito vivacizzata da Leonardo Giannini, fondatore di MAINIT che a Torrita applica da 20 anni la robotica ed altre tecnologie avanzate a settori industriali disparati. “in questo momento, la nostra sfida è quella di dotare i robot che costruiamo di funzionalità che possiamo equiparare ai nostri sensi – ha raccontato – la mia ambizione non è quella che l’AI faccia il mio lavoro, bensì una parte degli aspetti più marginali e ripetitivi, aiutandomi di riflesso ad affrontare aspetti centrali come l’analisi dell’andamento aziendale”.
Una sfida che Confesercenti Siena sta declinando sulle esigenze delle attività associale, secondo quanto raccontato dalla Resp.le Procedure informatiche Anna Casesa: “da diversi mesi abbiamo un team interno che verifica gli effetti dell’intelligenza artificiale su alcuni aspetti seriali della nostra erogazione di servizi, come ad esempio l’imputazione contabile delle fatture. Lo stiamo facendo con una convinzione: la macchina deve restare sempre un passettino indietro all’uomo che la attiva, e che deve continuare ad avere il comando”. Con lei anche Francesco De Santis e Martina Palmeston, due membri del team Ai: “dopo la diffidenza iniziale, ci siamo stupiti in positivo per come questa missione stia diventando una componente ulteriore di aggregazione tra noi, grazie al confronto continuo che ci stimola a fare meglio” hanno raccontato.
“La chiamiamo Intelligenza, ma in realtà non è davvero tale. Chi può usarla con intelletto è e rimane l’uomo – ha osservato Roberto D’autilia, co founder della start up Shazarch che a Radicondoli testa l’intelligenza artificiale sulla valorizzazione del patrimonio culturale – per questo dobbiamo approcciarci con fiducia, pensando a quello che avvenne con l’avvento della penna fece per la scrittura. E con senso etico, considerando i consumi energetici ed altri fisiologici effetti collaterali”.
Alle suggestioni futuribili della conversazione A/I hanno fatto squisito contraltare la bruschetta con l’olio nuovo e gli altri assaggi di tipicità preparati per l’occasione dallo staff di Sa Vino, una realtà familiare nata in piccola e cresciuta in parallelo – e in suggestivo dirimpetto – a Bottom up, una start up in rapida ascesa nel packaging enogastronomico. Dopo l’appuntamento di Torrita, Aperidee tornerà a metà gennaio a Poggibonsi: dettagli su www.aperidee.it.
Immagini: momenti di Aperidee a Torrita di Siena.








