Pii: "La cultura come parte integrante della qualità della vita della comunità"
COLLE VAL D’ELSA. Un passo importante nel percorso di crescita culturale e sociale della città: durante la seduta del Consiglio comunale, il sindaco Piero Pii ha annunciato l’istituzione di una nuova delega dedicata al Welfare Culturale, affidandola all’assessore Daniele Tozzi.
La delega nasce all’interno del processo di candidatura di Colle a Capitale Italiana della Cultura 2028, un percorso che ha evidenziato la necessità di ampliare il ruolo della cultura come strumento di coesione, inclusione e benessere sociale.
“Si tratta di un atto politico significativo – afferma il sindaco Pii – che colloca la cultura non come ambito separato, ma come parte integrante delle politiche di welfare e della qualità della vita della nostra comunità”.
Il nuovo incarico rappresenta una concreta attuazione della visione espressa nel dossier della candidatura, intitolato “Per tutti, dappertutto”, che immagina una città in cui la cultura sia un diritto accessibile e diffuso, capace di raggiungere ogni persona e ogni luogo. Con questa delega, il Comune si impegna a costruire politiche culturali che dialoghino con il sociale, la salute, l’educazione, il territorio, e a sviluppare progetti che contrastino solitudine, fragilità e disuguaglianze attraverso gli strumenti della partecipazione culturale.
Il welfare culturale — già al centro di numerose sperimentazioni nazionali — considera la cultura come una vera e propria infrastruttura sociale, utile a generare benessere, relazioni, accessibilità e nuove opportunità per tutte e tutti. La delega affidata a Tozzi consentirà di dare continuità alle buone pratiche avviate con Colle 2028 e aprire nuove collaborazioni con scuole, associazioni, servizi sociali, imprese e istituzioni.
“Il welfare culturale è un ponte tra le persone – afferma l’assessore Tozzi –. Significa rendere la cultura un luogo di incontro, cura e partecipazione; significa non lasciare indietro nessuno e costruire una comunità più inclusiva e coesa”.
Il primo gesto concreto di questa visione sarà lo spettacolo teatrale del 31 dicembre, che introdurrà per la prima volta a Colle di Val d’Elsa il biglietto sospeso, permettendo a chi lo desidera di donare l’ingresso a chi non può permetterselo. La serata includerà momenti di comunità: un modo per far vivere la cultura come occasione di incontro e solidarietà, soprattutto in un periodo dell’anno in cui molte persone rischiano la solitudine. Con l’istituzione di questa delega, Colle sceglie di consolidare una visione innovativa: la cultura non come attività accessoria, ma come parte attiva del welfare cittadino, capace di incidere positivamente sulla vita quotidiana, sulle relazioni sociali e sul futuro della comunità.






