Il giovane aveva manomesso il bancomat della Chianti Banca in via di Città

SIENA. Dopo lunghe e delicate indagini i carabinieri della stazione di Siena Centro, dopo una settimana, domenica scorsa (11 settembre) hanno arrestato con l’accusa di tentato furto e danneggiamento Udrea Eugen, rumeno, classe ’74, residente ufficialmente nella provincia di Verona ma allo stato operante nell’area toscana.
L’arresto e’ stato portato ad esecuzione in flagranza di reato in quanto Udrea stava tentando di forzare lo sportello bancomat della “Chianti Banca” in via di Città intorno alle 8.30 circa di domenica. Il giovane e’ stato ritrovato in possesso di una serie di strumenti da scasso appositamente riadattati per forzare i non comuni sistemi di sicurezza dello sportello e per sostituire il frontalino del bancomat ove inserirne uno appositamente modificato e specifico per effettuare una serie di “letture” dei bancomat e delle carte di credito che gli ignari utilizzatori inserivano nello stesso per effettuare i loro movimenti bancari.
Assieme agli strumenti sequestrati venivano trovate in possesso del rumeno 12 carte di credito e bancomat che, in seguito ai controlli si sono dimostrate clonate.
Secondo la ricostruzione dei militari dell’arma e del direttore della banca interessata dall’episodio, le possibili clonazioni si aggirano sull’ordine di qualche centinaio, vista la lettura dei movimenti avvenuti in quei giorni su quello sportello, soprattutto visto il fatto che le operazioni di clonazione avvenivano nelle giornate di sabato e domenica.
Poiche’ simili strani movimenti erano stati notati dal direttore anche nella settimana antecedente l’arresto, e la notizia era stata immediatamente data ai carabinieri di Siena Centro, scattata l’indagine è stato possibile seguire le mosse del rumeno e bloccarlo sul fatto.
Il malvivente, arrestato, è stato tradotto presso casa circondariale di Siena in attesa di giudizio.
Tutti i cittadini che avessero eseguito dei prelevamenti o avessero utilizzato quello sportello bancomat sono pregati di verificare i loro conti presso i propri istituti bancari per accertare eventuali anomalie.