Presentati di dati dell'Associazione "Le Bollicine"
testo e foto di Lorenzo Croci
SIENA. Ormai da anni l’attenzione di Siena e dei senesi è orientata saldamente verso i problemi delle persone diversamente abili attraverso progetti e associazioni che quotidianamente non smettono di, e non intendono, discostarsi da questo gap penalizzante per queste comunità, ma si è avvertita la necessità di effettuare un percorso più congiunto e unitario per riuscire ad ottenere in breve tempo un notevole salto di qualità sul livello e modo di vita dei disabili.
Oggigiorno il partner del volontariato è fondamentale per poter rispondere a questi precisi problemi del territorio, ma l’obiettivo – come ha anche rimarcato l’assessore al sociale Anna Ferretti – deve focalizzarsi sulla riuscita di un lavoro univoco e sinergico da parte del volontariato con le amministrazioni pubbliche, le quali devono essere il regista che, non solo organizza il lavoro, ma soprattutto indirizza il volontariato, il quale si propone di coprire queste enormi problematiche che ci affliggono.
L’associazione sportiva “Le Bollicine”, come ha spiegato la presidentessa Francesca Poggiani, attraverso un impegno costante e deciso, fatto di corsi di cucina, uscite in pieno centro, attività sportive, corsi di primo soccorso, è riuscita a superare – almeno in parte – questo “difetto”, riuscendo a indirizzare queste persone verso una socializzazione sempre meno limitata e discriminata.
“E’ fondamentale – ha voluto precisare la presidentessa – trascendere il fattore economico considerato da troppo tempo basilare, ma che deve essere invece considerato necessario ma subordinato alla volontà delle persone di aiutare i down”.
Dunque, questo progetto fatto di importanti e diversi percorsi educativi – chiamato “Porte Aperte” – che si ispira ai principi etici sanciti nella “Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità e che tiene conto dei principi del nuovo documento del’OMS “International Classification of Functioning, Disability and Health” (ICF), si pone come obiettivo il miglioramento della qualità di vita delle persone down, mediante lo sviluppo e l’incremento dell’autonomia personale, della partecipazione sociale e dell’autodeterminazione di giovani adulti con disabilità, basandosi sulla volontà di creare questo “valore aggiunto”, che equivale ad un percorso di lavoro congiunto, coeso e omogeneo tra diverse società, come la pubblica assistenza di Siena, l’associazione “Bollicine” e l’associazione senese down con le varie amministrazioni comunali.