Prima sintesi delle indicazioni raccolte da Confesercenti

Questo fenomeno è stato particolarmente vistoso nel capoluogo di provincia, che ha vissuto un picco di presenze (in strade, siti di interesse ed esercizi) durato meno di 48 ore; situazione analoga è stata rilevata a Buonconvento, Montepulciano, Pienza e nel resto della Valdorcia, con livelli di presenze percepiti in flessione rispetto al 2012. Riscontri ancora meno positivi arrivano dalla Valdichiana, mentre la Valdimerse ha attenuato il fenomeno soprattutto grazie a presenze straniere, soprattutto americane, programmate con largo anticipo dai tour operator. Sia Chianciano terme che l’area Amiatina hanno vissuto una Pasqua a due facce: stabile per le strutture direttamente legate allo sci (per la montagna) ed il turismo sportivo di gruppo (a Chianciano), in forte ribasso per il resto dei ricettivi, che nel centro termale sono rimasti chiusi in misura maggiore di sempre. Segnali di allarme si rilevano anche a San Gimignano, dove alcune strutture durante il ponte Pasquale hanno messo a reddito non più di metà delle proprie camere.
La controprova a questo stato generale di cose arriva anche dall’indotto turistico, ovvero dai ristoranti (con presenze in calo e menu di Pasqua ‘ristretti’) e dai servizi di forniture alberghiere come lavanderie e catering. Il complesso di indicazioni raccolte segna un quadro ben diverso rispetto a quello ricostruito da Confesercenti dopo i ponti pasquali degli scorsi anni. Il tema sarà domani al centro dell’assemblea 2013 di Assoturismo, il raggruppamento di imprese del settore aderente a Confesercenti Siena, che aggiornerà i suoi rappresentanti di mandato. Tra gli interventi in programma, a partire dalle ore 15.30 presso la sede provinciale di Confesercenti, ci sarà quello di Alessandro Tortelli, direttore del Centro Studi Turistici di Firenze.