Ci vorranno giorni per discutere e votare le 813 osservazioni
di Alessandra Siotto
SIENA. Potrebbe durare diversi giorni la seduta del consiglio comunale cittadino per l’approvazione del regolamento urbanistico che è iniziata questa mattina (10 gennaio). Infatti, sono ben 813 le osservazioni presentate da cittadini ed enti pubblici al regolamento, alcune delle quali sono articolate in più punti al loro interno; il risultato è che sono più di mille le istanze da sottoporre al voto. Non è stato raggiunto un accordo tra maggioranza e opposizioni per l’accorpamento delle osservazioni e quindi ciascuno degli oltre 800 punti viene discusso singolarmente, può essere emendato, prevede una dichiarazione di voto e una votazione, con tempi molto dilatati. Infatti, la seduta si è aperta questa mattina con molti interventi e un acceso dibattito politico, ma solo alle 16 di oggi pomeriggio si è iniziato a votare la prima osservazione.
Le opposizioni hanno chiesto un rinvio della discussione, affermando di non aver avuto modo di visionare tutta la documentazione, ma l’ordine del giorno delle Liste Civiche, firmato anche dal Pdl e da Futuro e Libertà, è stato respinto dalla maggioranza e quindi via ai lavori, con un dibattito animato e ripetuti botta e risposta tra i consiglieri dei vari schieramenti.
Per Andreini “la posizione sul regolamento è diversificata anche all’interno della maggioranza; avevamo chiesto che venisse approvato il Regolamento Edilizio insieme a quello Urbanistico, i tecnici hanno detto che non era posssibile, secondo noi si poteva fare”. “Questo regolamento – secondo Bandini – nasce monco delle parti importanti: regolamento edilizio, piano del traffico, piano delle funzioni, che saranno fatti successivamente”. “Il garante della comunicazione – ha ffermato Piccini – ha rilevato che è mancato un coinvolgimento nell’ultima parte per rendere trasparente il regolamento. Aavete deciso di approvarlo perchè ci sono alcune operazioni che sono ferme, come quella di Malizia. La maggioranza non è d’accordo ma lo accetta perchè almeno in qualche modo si sbloccano alcune operazioni, solo alcune. C’è qualcuno che deve costruire a Malizia e che deve avere la concessione edilizia e ha messo d’accordo tutti”.
“Come gruppo Siena Futura – ha spiegato Marzocchi – abbiamo indicato la possibilità di fare piccole costruzioni su terreni privati per famiglie e figli; le osservazioni prodotte dai cittadini hanno evidenziato che questa è una esigenza sentita, ma non sono state accolte dai progettisti. Noi voteremo a favore di queste osservazioni e chiediamo alle componenti del consiglio che queste esigenze siano accolte, chiaramente in modo coerente all’ambiente, senza speculazioni”. Milani ha parlato di “progettazione vecchia e sviluppo assurdo della città: oggi c’è la crisi e si devono abbandonare sogni di espansione e uso del territorio”.
“La maggioranza – ha affermato Brenci – fa un’azione coerente rispetto a quanto fatto in questi ultimi 10 anni e questo atto rappresenta l’esecuzione del piano strutturale su cui si è svolta la campagna elettorale del 2006, come voluto dai cittadini. Il Regolamento è uno strumento utile per la città, non ci sono solo questioni edificatorie e le osservazioni riguardano in gran parte interessi privati, non pubblici. Lo stadio non è una questione capitale, lo è invece il fatto che la città si possa sviluppare verso sud, dove esiste lo spazio e dove mancano le funzioni”. “Per l’ennesima volta – secondo Cortonesi – assistiamo ad un dibattito dove si cerca sempre di arroccarsi sulle formalità e in qualche misura di infangare l’avversario piuttosto che di confrontarsi. Anche io ne sono oggetto, visto che da qualche tempo ricevo denunce anonime, che non mi spaventano, anzi, mi spingono ad andare avanti”.
“Non capisco – ha detto il sindaco Cenni – perchè qualcuno sostiene che ci abiamo messo troppo e qualcun’altro troppo poco. Credo che gli uffici abbiano fatto un buon lavoro e molte osservazioni presentate non devono essere viste come un elemento negativo al lavoro che è stato fatto, ma solo come un tentativo di tratte un vantaggio. Non è vero che è stata fatta una lettura politica delle osservazioni: sono state valutate una per una nel merito delle richieste fatte. Sarebbe stato più semplice accorpare tutto per mittenza politica e sarebbe stato più semplice rimandare il pacco al mio successore. Il problema è che io voglio assicurare alla città uno sviluppo futuro ed è per questo che approveremo questo regolamento”.
Al termine del dibattito è iniziato il voto delle osservazioni e alle 18 circa, a distanza di un paio d’ore dall’inizio effettivo dei lavori, i consiglieri erano alla numero 18.