Pietro Staderini interviene sul tema della presidenza della Fondazione

SIENA. Signor Sindaco, a quanti senesi interessa il nome del presidente della Fondazione MPS e quanti sanno cosa significa “Siena candidata a Capitale europea della cultura 2019”? E, invece, quanti hanno problematiche più spicciole, di tutti i giorni, e non riescono a risolverle? L’Amministrazione comunale sembra sorda alle loro richieste, alle nostre richieste, perché anche noi consiglieri, per quanto possiamo, cerchiamo di sollecitare la soluzione a questi problemi senza però, talvolta, riuscirci. Quando i cittadini che sono i nostri primi interlocutori, ci chiedono “una mano”, noi amministratori, non possiamo che prenderci a cuore la problematica e cercare di risolverla, facendoci portavoce presso gli uffici competenti dell’Amministrazione ma spesso ci imbattiamo in degli ostacoli che vanificano il nostro intervento. Allora siamo costretti ad alzare l’attenzione presentando a Lei un’interrogazione o a scrivere sulla stampa, come sto facendo, sperando che ciò favorisca l’intervento del Comune e anche per far vedere che la nostra azione esiste.
Ma, Lei Signor Sindaco, crede che questo sia un approccio adeguato per risolvere le problematiche? E’ così che si aiutano i nostri concittadini? Per cui, caro Valentini, l’Amministrazione comunale, può intervenire in viale Mameli per potare quei lecci che parano le luci dei lampioni e di notte costringono, per sicurezza, le ragazze a camminare sulla strada perché il marciapiede è nella più totale oscurità e quei lecci che con i loro rami e le loro foglie danneggiano le grondaie degli edifici? Molte volte ho sollecitato in via informale un intervento, e a onor del vero qualche “sopralluogo” mi dicono essere stato fatto, ma l’azione dell’Amministrazione non si è vista e questo fa indispettire i residenti, convinti che a noi amministratori dei loro problemi importa poco a vantaggio dei macro temi che richiamavo in apertura di questa lettera e che i cittadini stessi sentono molto lontani e spesso non conoscono. La ringrazio per l’attenzione e credo che anche i residenti di Viale Mameli la ringrazieranno una volta che l’Amministrazione, da lei “comandata”, sarà intervenuta.
Ma, Lei Signor Sindaco, crede che questo sia un approccio adeguato per risolvere le problematiche? E’ così che si aiutano i nostri concittadini? Per cui, caro Valentini, l’Amministrazione comunale, può intervenire in viale Mameli per potare quei lecci che parano le luci dei lampioni e di notte costringono, per sicurezza, le ragazze a camminare sulla strada perché il marciapiede è nella più totale oscurità e quei lecci che con i loro rami e le loro foglie danneggiano le grondaie degli edifici? Molte volte ho sollecitato in via informale un intervento, e a onor del vero qualche “sopralluogo” mi dicono essere stato fatto, ma l’azione dell’Amministrazione non si è vista e questo fa indispettire i residenti, convinti che a noi amministratori dei loro problemi importa poco a vantaggio dei macro temi che richiamavo in apertura di questa lettera e che i cittadini stessi sentono molto lontani e spesso non conoscono. La ringrazio per l’attenzione e credo che anche i residenti di Viale Mameli la ringrazieranno una volta che l’Amministrazione, da lei “comandata”, sarà intervenuta.
Pietro Staderini