"Anche voi, in questa occasione, consapevolmente o meno, ci avete lasciati soli"

Riceviamo e pubblichiamo dall’ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DEL MONTE, una lettera che gli associati hanno deciso di inviare alla giornalista Milena Gabanelli in seguito alla trasmissione Report dedicata alla vicenda Monte dei Paschi di Siena.
“Gentile Sig.ra Milena Gabanelli,
Se non ne fosse a conoscenza, e nel caso che nel frattempo il sindaco Ceccuzzi avesse provveduto alle cancellazioni del caso, le trascriviamo qui di seguito cosa egli caricò sul proprio blog l’allora parlamentare e segretario provinciale del PD, la mattina stessa che fu reso noto il magnifico “affare” Antonveneta:
“Banca Antonveneta è sempre stata l’anima gemella di Banca Monte dei Paschi”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L’Ulivo e membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, esprime la propria soddisfazione a seguito della notizia sull’accordo raggiunto da Banca Mps con la Banca di Santander con il quale l’istituto senese ha acquistato la Banca Antonveneta.
La Banca Mps e Antonveneta – sottolinea il deputato senese – sono due realtà che hanno grandi potenzialità di sviluppo e che possono integrarsi al meglio con grande vantaggio per gli azionisti e per la clientela. In passato è stato giusto preservare Banca Mps da pessimi affari in attesa della vera occasione di crescita, che il presidente Giuseppe Mussari ed il direttore Antonio Vigni oggi hanno saputo cogliere prontamente”.
(http://www.francoceccuzzi.it/wordpress/?p=824 )
Se le interessa la storia del Monte dei Paschi la può trovare qui: http://www.aurigi.net/Relazioniconferenze.html
Nonostante tutto ciò, siamo sempre rimasti soli a gridare che “il re era nudo”: la stampa locale (tutta) ci derideva, accusandoci di astio preconcetto nei confronti del brillantissimo amministratore “privato” Mussari; la stampa nazionale (inneggiò tutta all’operazione Antonveneta) ha ignorato sempre le nostre denunce (e continua ad ignorarle). L’opinione pubblica cittadina era soggiogata dal fuoco di fila in favore dell’avvocato calabrese che diluviava da ogni dove: partiti, stampa, curia e parrocchie, confindustria e confcommercio, calcio, basket, Arci, case del popolo, sindacati, e perfino le bocciofile.
E anche voi in questa occasione, consapevolmente o meno, ci avete lasciati soli.
Le comunico infine che la stessa mattina successiva alla vostra trasmissione il sindaco e l’armoniosamente aggrovigliato Bisi si sono prodotti sulla stampa in dichiarazioni di fuoco contro di voi, minacciando ovviamente di adire le vie legali a difesa del buon nome della città. Ma non avrebbero potuto essere più intempestivi: per loro sfortuna, neanche 24 ore dopo, il buon nome della città è stato violentato da un battaglione di finanzieri.
Cordialità comunque.
ASSOCIAZIONE PER LA DIFESA DEL MONTE