Laura Vigni: "Giunta Valentini: stesso metodo delle precedenti amministrazioni"

di Max Brod
SIENA. La serata organizzata da Sinistra per Siena al fine di illustrare la tanto discussa ispezione ministeriale sui bilanci comunali 2008-2012 – documento rivelato per primo dal blog l’Eretico, e poi divenuto “pubblico” a seguito della richiesta di accesso agli atti di alcuni Consiglieri Comunali– è iniziato con la relazione tecnica di Gianni Bari.
Dopo settimane di studio del documento, Bari riassume così il comportamento delle amministrazioni che si sono susseguite nella gestione del bilancio: “Hanno cercato di evitare che si potesse arrivare al dissesto finanziario, ma solo formalmente. Ce l’hanno fatta giocando con i contributi della Fondazione e spostando in avanti nel tempo il momento in cui, comunque, la collettività avrebbe fatto i conti con l’indebitamento”. Le violazioni riscontrate dall’ispettore (che adesso attendono le contro-deduzioni del Comune) sono svariate. Come la violazione esplicita, concomitata e permanente dell’art. 195 del testo unico degli enti locali, che prevede un utilizzo solo momentaneo delle entrate correnti vincolate, e la violazione dell’art. 162 comma 6, per il mancato pareggio di bilancio nella fase previsionale del 2011. Dalla relazione dell’ispettore emergono inoltre serie preoccupazioni circa “la dimensione del debito (104 mln totali appurati nel bilancio 2012) in rapporto alle dimensioni del Comune” e si riscontrano, in merito alle spese per il personale, numerose violazioni rilevate rispetto al contratto collettivo nazionale di lavoro. Bari conclude definendo l’operato degli amministratori come un “supponente autoritarismo contabile” che ha ignorato il fatto che il bilancio è uno strumento di garanzia, nel caso senese viziato da un “costante ricorso all’indebitamento” ma, cosa ancor più grave, senza la “minima volontà di mettere mano alle ragioni per cui la spesa corrente è uscita fuori controllo”.
E’ intervenuta durante la serata la Consigliera Laura Vigni: “La Giunta Valentini sta seguendo lo stesso metodo delle precedenti amministrazioni e non ha nessuna intenzione di modificarle. Il Sindaco dice “mi manca solo un milione di euro”, ma è lo stesso metodo, di non dire mai la verità sulla situazione. Che ci sono 104 milioni di debito è un fatto vero”. La Vigni mostra preoccupazione rispetto al fatto che una delle voci più tagliate dal Commissario è stata la spesa per il sociale e poi spiega la difficoltà, anche per i consiglieri comunali, di comprendere il bilancio: ”Il bilancio è fatto per non essere capito, con le voci che sono tutte accorpate, tanto che si è resa necesaria un’ ispezione ministeriale”.
Alessandro Vigni (Sinistra per Siena) invece pone l’accento su un tema che non si discute da molto: il conflitto d’interessi dei consiglieri comunali che sono anche dipendenti Mps: “Fino al 1970 non si poteva essere dipendenti della Banca e consiglieri comunali, e questo anche solo per il fatto che Mps gestisce la Tesoreria del Comune, da metà anni 80 però la regola è stata abrogata”. Poi aggiunge: “Quando Valentini andrà a parlare con Profumo sarà un subordinato che va a parlare col suo datore di lavoro”.
Nella platea anche l’ex-consigliere Andreini, che ammette: “Per almeno due, degli anni presi in considerazione dall’ispezione, ero consigliere di Maggioranza e quindi ho approvato i bilanci”. Andreini ricorda che a quel tempo l’opposizione di Piccini era molta attenta, e ribadiva sempre il fatto che fosse un’anomalia “pareggiare i bilanci con i contributi della Fondazione”. Poi l’ex-consigliere aggiunge: “Io ho durato fatica, nonostante abbia approvato i bilanci, a stare dietro all’esposizione di Bari perché ancora faccio fatica a distinguere tra conto economico e conto finanziario: non ho fatto nessuno studio di carattere economico. Non ero forse io l’unico incompetente in materia di bilancio. Sono d’accordo che il bilancio bisogna imparare a leggerlo, quindi come dicono i cattolici mi batto il petto; ma più importante è vedere come vengono spesi i soldi, cioè che cosa ci facciamo”. Gli risponderà Massimiliano Angelini (Pietraserena): “Mi chiedo come possa ammettere di essere incompetente in materia di entrate e uscite. E’ inaccettabile. Poi li ripaga lei i dissesti, o piuttosto tutta la comunità?”
Infine Gabriele Corradi, dopo aver ringraziato per l’“operazione verità”, si augura che si organizzi anche qualcosa per il futuro, cioè per capire come uscire da questa situazione, perché “gli attuali amministratori, che io ho osteggiato, stanno facendo un lavoro sporco che dovevano fare quelli di prima”.