Così il sindaco Valentini in Consiglio comunale

di Augusto Mattioli
SIENA. I dipendenti di Banca Mps “ hanno pagato gli effetti di scelte drammaticamente sbagliate perché sono piene di infrazioni quando addirittura non reati, atti per i quali la Banca ha perso miliardi di euro nel 2011, nel 2012 e altri ne perderà nel 2013. Evidentemente il piano industriale non è riuscito a mettere rimedio a tutto questo”. Lo ha detto il sindaco Bruno Valentini questa mattina (28 novembre), rispondendo ad una interrogazione in merito al piano di ristrutturazione della Banca, con particolare riferimento alle esternalizzazioni di un migliaio di dipendenti.
“La Commissione Europea – ha aggiunto Valentini – ha valutato che il prestito governativo non è un aiuto di Stato perché la Banca ha presentato un piano che consente di rimettersi in sesto. Siamo soddisfatti che sia stato superato l’esame europeo: se questo non fosse avvenuto la Banca avrebbe dovuto ridurre la propria operatività”. Secondo il sindaco però nel piano di ristrutturazione “c’è poca innovazione, c’è poca conquista di nuovi mercati”. “Ogni volta che un’azienda affronta problemi delle difficoltà di mercato lavorando sul taglio dei dipendenti siamo davanti ad un gravissimo errore sociale, perché la direzione o la proprietà di un’azienda invece di lavorare sulla produttività, conquista dei mercati: si fa la cosa più semplice ma anche più devastante”. Per Valentini “si utilizzano gli organici come una fisarmonica in relazione all’attività aziendale. Il lavoro va al di là del puro costo aziendale. Non possiamo accettare che manager affrontino il tema di difficoltà di mercato rinunciando a fare il loro dovere e tentare in ogni modo di trovare nuovi orizzonti di mercato e produttivi. Il tema di come la Banca gestisce il proprio personale è ancora aperto.Non deve essere permesso ad alcun imprenditore italiano di scaricare i suoi deficit, i suoi errori passati,le incapacità dell’azienda sui lavoratori”.
SIENA. I dipendenti di Banca Mps “ hanno pagato gli effetti di scelte drammaticamente sbagliate perché sono piene di infrazioni quando addirittura non reati, atti per i quali la Banca ha perso miliardi di euro nel 2011, nel 2012 e altri ne perderà nel 2013. Evidentemente il piano industriale non è riuscito a mettere rimedio a tutto questo”. Lo ha detto il sindaco Bruno Valentini questa mattina (28 novembre), rispondendo ad una interrogazione in merito al piano di ristrutturazione della Banca, con particolare riferimento alle esternalizzazioni di un migliaio di dipendenti.
“La Commissione Europea – ha aggiunto Valentini – ha valutato che il prestito governativo non è un aiuto di Stato perché la Banca ha presentato un piano che consente di rimettersi in sesto. Siamo soddisfatti che sia stato superato l’esame europeo: se questo non fosse avvenuto la Banca avrebbe dovuto ridurre la propria operatività”. Secondo il sindaco però nel piano di ristrutturazione “c’è poca innovazione, c’è poca conquista di nuovi mercati”. “Ogni volta che un’azienda affronta problemi delle difficoltà di mercato lavorando sul taglio dei dipendenti siamo davanti ad un gravissimo errore sociale, perché la direzione o la proprietà di un’azienda invece di lavorare sulla produttività, conquista dei mercati: si fa la cosa più semplice ma anche più devastante”. Per Valentini “si utilizzano gli organici come una fisarmonica in relazione all’attività aziendale. Il lavoro va al di là del puro costo aziendale. Non possiamo accettare che manager affrontino il tema di difficoltà di mercato rinunciando a fare il loro dovere e tentare in ogni modo di trovare nuovi orizzonti di mercato e produttivi. Il tema di come la Banca gestisce il proprio personale è ancora aperto.Non deve essere permesso ad alcun imprenditore italiano di scaricare i suoi deficit, i suoi errori passati,le incapacità dell’azienda sui lavoratori”.