Dovranno essere inseriti nel progetto di rinascita dei parchi territoriali

I progetti, di cui tanto si discute, legati al Parco del Buongoverno non possono prescindere dalla creazione di spazi destinati alla coltivazione agricola da parte dei cittadini interessati. Del resto esistono diverse aree trascurate di proprietà comunale variamente distribuite e adatte allo scopo, specie nei pressi delle Mura. Parlare di orti urbani significa quindi anche valorizzare ed aumentare la fruibilità delle Mura stesse.
Ma un altro aspetto altrettanto importante è quello di creare situazioni di socializzazione in particolare per le persone anziane, di trasferimento di esperienze in campo agricolo ai più giovani, di avvio di colture per l’alimentazione da destinare a prezzi assolutamente competitivi alle mense scolastiche della città.
Non è da escludere che accanto ad esperienze a contenuto esclusivamente sociale magari solo per attività di giardinaggio e di manutenzione dello spazio verde, vi siano spazi da dare in gestione a giovani o a cooperative di giovani proprio per le suddette coltivazioni, con l’auspicio che ad essere privilegiata sia l’agricoltura biologica senza concimi chimici e uso di fitofarmaci. E’ del resto evidente che questi progetti si muovono nell’ottica di una ricaduta positiva per la sostenibilità ambientale di Siena, un aspetto che certo non farebbe male alla Siena Capitale Europea della Cultura. A questo punto ci associamo al consigliere Porcellotti perché il Comune avvii al più presto un progetto pilota per la sperimentazione di orti sociali urbani, individuando le aree comunali più idonee a tale scopo e coinvolga i cittadini, le contrade, le associazioni nell’avvio della sperimentazione.
EcoDem Siena