Bartolini: "Bene sequestro falso olio extravergine. Tutelare agricoltori e consumatori da truffe"

SIENA. “Esprimiamo il più vivo apprezzamento per l’operazione condotta dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (Icqrf), del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, in collaborazione con la Guardia di Finanza di Siena, che ha portato al sequestro di oltre 80 mila quintali di falso olio extravergine made in Italy. In questo modo si è salvaguardato un prodotto simbolo della qualità agroalimentare senese e italiana, tutelando sia i consumatori che i nostri agricoltori”. Lo ha affermato il direttore della Cia Siena Roberto Bartolini a commento dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Siena e denominata operazione “Arbequino”.
“L’olio extravergine contraffatto – aggiunge Bartolini – è un grave problema per la nostra olivicoltura, che ha visto nei mesi scorsi crollare i prezzi dell’olio extravergine e delle olive, e che è alle prese con una crisi che dura da anni. Per questa ragione ribadiamo l’esigenza della tolleranza zero per chi sofistica e inquina gli alimenti, attentando alla salute pubblica. Allo stesso tempo, nell’apprezzare il lavoro delle forze dell’ordine, chiediamo di rendere sempre più rigorosi i controlli e di intensificare la lotta alle falsificazioni che ingannano i consumatori, penalizzano i produttori e infangano il ‘made in Italy’. E’, quindi, di grande rilevanza la tracciabilità e l’origine del prodotto. Temi sui quali, come Cia senese, ci battiamo da sempre”.
“L’olio extravergine contraffatto – aggiunge Bartolini – è un grave problema per la nostra olivicoltura, che ha visto nei mesi scorsi crollare i prezzi dell’olio extravergine e delle olive, e che è alle prese con una crisi che dura da anni. Per questa ragione ribadiamo l’esigenza della tolleranza zero per chi sofistica e inquina gli alimenti, attentando alla salute pubblica. Allo stesso tempo, nell’apprezzare il lavoro delle forze dell’ordine, chiediamo di rendere sempre più rigorosi i controlli e di intensificare la lotta alle falsificazioni che ingannano i consumatori, penalizzano i produttori e infangano il ‘made in Italy’. E’, quindi, di grande rilevanza la tracciabilità e l’origine del prodotto. Temi sui quali, come Cia senese, ci battiamo da sempre”.